Il caso Be Internet Awesome con la testimonianza della scuola italiana
Google.org ha pubblicato il suo primo Impact Report, un documento che raccoglie i risultati più significativi delle iniziative realizzate a livello globale insieme a partner del terzo settore, enti di ricerca e istituzioni. Nella sezione Stronger Communities, tra i progetti selezionati, è stato presentato anche Be Internet Awesome (Vivi Internet, al meglio in Italia), realizzato con il contributo di Fondazione Mondo Digitale (pagine 43-44).
Il report dà spazio anche alla voce di Meris Gatto, docente dell’istituto comprensivo Volpago del Montello, che da cinque anni porta avanti il progetto con i colleghi: "Tramite una collega abbiamo conosciuto il progetto e siamo stati subito conquistati dall'opportunità di entrare in un percorso che portasse a scuola temi come il benessere digitale, la privacy, il fact checking, la gestione di episodi di odio online. Per questo abbiamo deciso di adottarlo sia alla primaria che alle medie, siamo al quinto anno ormai".
La docente sottolinea la qualità della proposta formativa e l’impatto positivo sugli studenti: "Gli strumenti usati, i formatori, gli interventi a cura della Polizia Postale sono risultati molto efficaci... Il punto di arrivo è suscitare empatia nei bambini e intervenire là dove gli adulti fanno fatica a dare risposte."
Dalle attività in classe sono emersi episodi di bullismo e cyberbullismo che, grazie al clima di fiducia creato dai formatori, sono stati affrontati e risolti con il supporto di insegnanti e famiglie. Una conferma del valore del progetto, che non solo rafforza le competenze digitali, ma diventa anche uno strumento di prevenzione e cura delle relazioni educative.
"Siamo orgogliosi che il nostro lavoro sia stato riconosciuto nel nuovo Google.org Impact Report, che mette in evidenza gli sforzi collaborativi per la sicurezza online", commenta la direttrice generale Mirta Michilli. "Costruire comunità più forti e resilienti è al centro della nostra missione. Questa esperienza dimostra come l’innovazione guidata dalle comunità educanti possa davvero dare forza ai cittadini di tutte le età, offrendo loro le competenze digitali essenziali per crescere e partecipare attivamente".
