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Un po’ di privacy

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Social e chat a rischio per le violazioni dei dati personali

La scorsa settimana il Garante per la protezione dei dati personali ha presentato la relazione annuale per il 2022: sono stati adottati 442 provvedimenti collegiali, formulate riposte a 9.218 reclami e segnalazioni, resi 81 pareri, assunti 317 provvedimenti correttivi e sanzionatori, riscuotendo 9,5 milioni di sanzioni.

Le ispezioni effettuate sono state 140, quasi triplicate rispetto a quelle dell'anno precedente in cui ancora si subiva l'impatto dell'emergenza pandemica, in particolare in ambito di telemarketing, cloud pubblico, siti web ed uso dei cookie, videosorveglianza, anche sul posto di lavoro.

Il 2022 ha visto una serie di interventi centrati sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale. Particolare attenzione è stata posta all'uso dei dati biometrici e al diffondersi di sistemi di riconoscimento facciale. 

Sul fronte della tutela online dei minori, è proseguita l'azione di vigilanza sull'età di iscrizione ai social, anche attraverso sistemi di controllo dell'età.

Per quanto riguarda il caso Chatgpt, l'intervento del Garante ha consentito di indirizzare lo sviluppo di questa forma di intelligenza artificiale generativa in una direzione compatibile con la tutela delle persone, specie se minori.

Per contrastare il fenomeno del revenge porn il Garante ha introdotto un modello di segnalazione telematica e la possibilità di inviare alle piattaforme il codice hash delle immagini invece delle copie in chiaro. Le segnalazioni ricevute, circa 150, sono state trattate tempestivamente e nella maggior parte dei casi l'esame si è concluso con un provvedimento diretto alle piattaforme coinvolte per ottenere il blocco preventivo della diffusione delle foto e dei video.

Sul fronte della cybersecurity, l'Autorità ha avviato la collaborazione con la Agenzia nazionale per la sicurezza con la quale è stato firmato un protocollo di intesa.

A giugno, in occasione dei cinque anni dalla piena applicazione del GDPR, il Garante privacy ha pubblicato anche una nuova edizione della Guida all’applicazione del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali.

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