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A scuola di empatia

A scuola di empatia

A scuola di empatia

Il tema del disagio psicologico è ritornato in primo piano con l’approvazione da parte della commissione Affari costituzionali e Bilancio del bonus psicologo nel decreto Milleproroghe. Verranno stanziati 20 milioni di euro, di cui 10 destinati al potenziamento delle strutture già esistenti e 10 ristori destinati ai cittadini. È possibile farne richiesta, in base all’Isee, per terapie, fino a un valore di 600 euro l’anno. Ma qual è stato l'impatto della pandemia sul benessere mentale degli adolescenti? Quanto la comunità educante è consapevole della sofferenza degli adolescenti in tempo di pandemia?

 

“Grazie a Fattore J ho potuto approfondire due temi che sento molto vicini: depressione e disturbi mentali. Ci sono molti miei coetanei che ne soffrono. Tuttavia sono molto poco ascoltati: spesso nessuno si accorge del loro malessere o quando ce ne si accorge è già troppo tardi. Ho conosciuto persone che hanno avuto problemi molto gravi e che sono arrivate a compiere gesti di cui poi si sono pentiti”.

 

A raccontare l'impatto della depressione nella vita scolastica è Laura, 17 anni, una delle giovani ambasciatrici del progetto Fattore J, promosso con Janssen Italia. Frequenta il liceo scientifico Enrico Fermi di Bologna e progetta di proseguire con gli studi per diventare medico.

 

"Fortuna che esistono percorsi come Fattore J, che mi ha pemrsso di aumentare la mia consapevolezza sul tema", racconta Laura. "Parlare di depressione e disturbi mentali è stato molto utile per me e anche per i miei compagni. Ci ha aiutato ad acquisire strumenti utili all’ascolto e all’aiuto di chi è in difficoltà”.

 

Un vissuto verosimilmente condiviso anche da altri giovani studenti e studentesse. Jama Pediatrics stima infatti che a soffrire di depressione è 1 giovane su 4, mentre 1 su 5 manifesta sintomi di ansia. In crescita rispetto ai livelli pre-pandemici. Insomma, un contesto difficile in cui crescere e diventare adulti, quello della pandemia? “Purtroppo devo dire di sì", aggiunge Laura.

 

Insieme ad altri ambassador di Fattore J, Laura è impegnata nella redazione del “Manifesto della salute”. Un documento scritto a più mani in cui i ragazzi possono definire i principi che dovrebbero guidare il mondo scientifico nella comunicazione dei progressi e delle nuove scoperte. “La parola chiave del Manifesto sarà sicuramente empatia”, aggiunge Laura. “Con Fattore J abbiamo imparato che è indispensabile nelle relazioni”.

 

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