Chiara, 13 anni, è una delle tutor più giovani nel gruppo delle ragazze in formazione per il programma Coding Girls. Ha accettato con entusiasmo la sfida di imparare a programmare per trasmettere la sua passione alle bambine della scuola primaria.
"Programmare mi fa stare bene", confessa Chiara a Cecilia Stajano, coordinatrice del settore Innovazione nella scuola, nel corso di uno degli "allenamenti" formativi in attesa dell'arrivo della coach americana Emily Thomforde, Code Educator and Science Technology Engineering Art and Mathematics (STEAM) Specialist.
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Nel corso dell'allenamento Chiara ha lavorato in team con Erika, qualche anno più grande, che confessa con tanta ironia e simpatia che vuole diventare una vera nerd, perché l'informatica può dare una marcia in più. E anche Erika non vede l'ora che arrivi Emily, la coach americana.
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Con la terza edizione di Coding Girls, progetto promosso Fondazione Mondo Digitale e Ambasciata Americana in Italia in collaborazione con Microsoft, è nata prima Summer School per formare nuove coach capaci di appassionare con effetto virale le coetanee. La scorsa estate si sono formate 60 studentesse di Milano, Napoli e Roma. Ora le ragazze sono al lavoro per la formazione diffusa nelle scuole che coinvolge 15 classi, in 12 scuole, per un totale di circa 450 ragazze.
