Tra gli approfondimenti anche il contributo di Mirta Michilli
Giovedì scorso è stato presentata la nona edizione di FPA Annual Report, la pubblicazione che analizza i principali fenomeni di innovazione che hanno interessato la PA negli ultimi 12 mesi e anticipa le prospettive per il 2024. Tra i settori analizzati anche la scuola che “appare un ambito segnato da problemi di lungo corso e che deve, quindi, sfruttare al meglio le opportunità di cui improvvisamente dispone grazie alle risorse PNRR. Guardando ad esempio il Rapporto OCSE “Education at a glance 2023”, vediamo che in Italia il 22% dei giovani non ha un diploma di istruzione secondaria superiore (contro il 14% nell’area OCSE) e la percentuale di Neet è al 16,3% (contro il 9,9% dei paesi OCSE). I livelli di dispersione scolastica in Italia sono poi ancora troppo alti, con uno svantaggio molto accentuato nel Mezzogiorno. In Sicilia l’abbandono scolastico si attesta al 21,1%, in Puglia al 17,6%, in Campania al 16,4% e in Calabria al 14%. Considerando anche la dispersione scolastica implicita, a livello nazionale la popolazione studentesca che si trova in condizione di fragilità degli apprendimenti supera il 20%. Inoltre, aumenta il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: secondo il Sistema informativo Excelsior 2023 (Unioncamere-Anpal) nel 45% dei casi le aziende non trovano il personale che cercano. A fronte di questo contesto, il 2023 ha visto diverse iniziative – come il Piano di semplificazione per la Scuola e l’avvio della piattaforma Unica, le Linee guida per le discipline Stem e la nomina dei docenti tutor e orientatori – il cui obiettivo di fondo è costruire una scuola basata sulla personalizzazione dell’insegnamento e degli apprendimenti, mettendo al centro le persone”.
Tra gli approfondimenti il contributo di Mirta Michilli che prende spunto proprio dalle Linee guida per le discipline STEM pubblicate dal Ministero dell’istruzione e del merito,