Mese della facilitazione digitale: le storie di Antonia ed Ewa
Ogni giorno, nei municipi di Roma, i nostri facilitatori digitali incontrano persone diverse per età, provenienza e biografie, ma unite dallo stesso bisogno: sentirsi più sicure nel rapporto con la tecnologia. Durante il Mese della facilitazione digitale abbiamo raccolto molte storie. Alcune parlano di coraggio, altre di ripartenze o di sogni coltivati in silenzio. Come quelle di Antonia, che dopo una vita di lavoro, cura e battaglie per la salute ha riscoperto la propria autonomia grazie alla c; o di Ewa, arrivata dalla Polonia con il desiderio di ricominciare e oggi pronta a iscriversi a Lettere grazie a un supporto competente e gentile. Storie semplici e preziose, che ricordano quanto l’inclusione digitale sia innanzitutto un’esperienza umana.
Gli uffici del IX Municipio si trovano in un complesso di appartamenti che attraversa viale Ignazio Silone, all’interno di un ponte accessibile dal controviale, accessibile attraverso due rampe di scale. La sensazione, accedendo al servizio anagrafe, è che ci si trovi un ambiente familiare, dove tutti si danno del tu. C’è già una buona confidenza tra le persone che arrivano e i nostri facilitatori Marco e Giovanni.
Raccogliamo la storia di Antonia, una donna originaria di Napoli che ha poco più di settant’anni e che considera il Covid uno spartiacque significativo per la sua vita, nel bene e nel male. “A volte, guardandomi indietro, mi chiedo come ho fatto ad arrivare fino a qua… questo mi aiuta a dominare l’ansia per il futuro dei miei cinque nipoti, e soprattutto per i figli di Elisa, la mia primogenita, che è separata e senza un lavoro fisso”. Antonia si è sposata a 18 anni e un giorno, ma il primo figlio era arrivato poco più che bambina, a 16. “Ho conosciuto mio marito davvero giovanissima, abbiamo avuto un matrimonio felice ma travagliato. È morto ancora giovane, per un infarto secco”. Da allora Antonia ha fatto di tutto per sostenere la famiglia, non sempre con lavori regolari. Quattro anni fa ha accettato di venire a Roma con Elisa e i suoi bambini, che ha cresciuto insieme a lei. “Elisa è separata e si è ricostruita faticosamente una vita sentimentale qui nella Capitale, sarebbe perfetto se avesse il lavoro che merita”, racconta Antonia. Nel frattempo, poco dopo la pandemia, la sua vita è stata sconvolta da un raro tumore al sangue, ma oggi è in recidiva, grazie alle cure dell’Ospedale Gemelli prima e dell’Istituto Regina Elena poi. “Ho subito un trapianto di midollo, ho sostenuto cure con le staminali, ho superato la chemioterapia e oggi sono diversa da prima, il mio corpo è cambiato molto, ma sono viva”. Dai nostri facilitatori è venuta con sua figlia più di una volta per abilitare la CIE e formulare le credenziali utili per accedere ai siti istituzionali, tra i quali il portale per la prenotazione delle visite mediche. Una riconquistata autonomia ha dissipato qualunque suo timore e diffidenza verso la tecnologia, soprattutto le ha consentito di usare ancora meglio quello stesso cellulare con il quale ogni giorno invia ai cari nipoti il buongiorno e augura buona lezione, all'università o a scuola.
Oggi, forse per l’ultimo appuntamento, è qui per accedere ai servizi online dell’Inps. “Adesso che sono più indipendente e che sto bene voglio trovare una casa solo mia”. È bello essere testimoni di questa decisione coraggiosa, davanti a un caffè in compagnia di Antonia ed Elisa.
La signora Ewa ha 50 anni, è arrivata in Italia dalla Polonia 15 anni fa e vive a Roma insieme al figlio, oggi iscritto all'università. Ama l’Italia e la nostra cultura da sempre. Pur essendosi laureata in chimica nel suo paese, Ewa ha lavorato inizialmente come commessa e poi come assistente in alcuni laboratori, ma ha deciso di realizzare un sogno speciale: iscriversi a Lettere e Filosofia. La tecnologia non è mai stata un grande problema per lei, tuttavia il rapido processo di digitalizzazione la intimorisce e l’idea di usare l’app CIE ID per accedere al portale universitario la frena non poco. Arriva durante una pausa del lavoro e chiede aiuto con il suo ottimo italiano. Con i propri codici PIN e PUK ha installato l’app CIE ID, configurandola e comprendendo quanto sia facile autenticarsi. Il supporto dei facilitatori digitali è stato importante per accedere al portale studenti dell’università e per iniziare il processo di immatricolazione. Si sta così preparando a inviare la sua domanda di immatricolazione, e si avvicina al sogno di studiare lettere in Italia.
Il “mese della facilitazione digitale” è un’iniziativa che coinvolge i Municipi di Roma Capitale per un’assistenza e formazione digitale dedicata ai cittadini per tutto novembre. I facilitatori digitali, coordinati dalla Fondazione Mondo Digitale, sono presenti dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 13, in cinque municipi a settimana.
Nella seconda settimana del Mese della Facilitazione Digitale, dal 17 al 21 novembre, i Centri attivi nei municipi sono i seguenti:

Orario: dal lunedì al venerdì, 9 - 13
I cittadini possono recarsi liberamente presso il proprio municipio di riferimento per ricevere supporto personalizzato dai facilitatori digitali della Fondazione Mondo Digitale, pronti ad accompagnarli passo dopo passo nell’uso dei servizi pubblici online.
Il racconto è di
Onelia Onorati, ufficio stampa della Fondazione Mondo Digitale.