Cala il sipario sulla seconda edizione della
Maker Faire, con risultati da record: 90mila visitatori, 600 invenzioni arrivate da tutto il mondo, 360 laboratori con la partecipazione di 15mila bambini.
Ai curatori, Riccardo Luna e Massimo Banzi, è arrivato anche un videomessaggio dell’economista Jeremy Rifkin: quello che è stato fatto a Roma "è l'inizio di un lungo viaggio per ripensare gli attuali modelli produttivi. Questa è una rivoluzione: è la democratizzazione della manifattura".
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"Non mi aspettavo tutta questa gente, vedo un fermento meraviglioso di persone che non si arrendono alla crisi e che si creano il lavoro con la forza delle idee e grazie alle loro capacità", ha detto il ministro del Lavoro,
Giuliano Poletti, che ha visitato la manifestazione all'Auditorium Parco della Musica.
"Questo della Maker Faire e degli artigiani digitali è una realtà che come Ministro del Lavoro mi impegno ad aiutare perché lanciano un messaggio molto importante: il lavoro non solo si deve cercare, ma si può costruire".
Il ministro Poletti si è fermato anche al campo di calcio animato dalle scuole della Fondazione Mondo Digitale, per vedere i robot calciatori in azione.
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La Fondazione Mondo Digitale ha partecipato all’evento con una
presenza diffusa nelle varie aree, dai convegni allo spazio Kids&Young. Il workshop "
Imprenditoria giovanile e artigianato digitale", introdotto da
Alfonso Molina, ha coinvolto artigiani, maker, artisti, studenti e docenti, con dimostrazioni pratiche. Al centro dell’incontro il ruolo della
Palestra dell’Innovazione per la crescita delle persone e delle comunità e lo sviluppo del territorio.
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Allo stand della FMD sono state allestite due postazioni speciali, un corner per le interviste della campagna "Il futuro? Dipende da me!" e una piccola area dimostrativa riservata alle scuole di eccellenza, che hanno presentato prototipi originali e innovativi, dalla domotica all'intelligenza artificiale. Nei tre giorni si sono alternate sei scuole: Liceo Democrito di Roma, Liceo Pepe di Ostuni (BR), Itis Fermi di Roma, ITIS Volta di Frosinone, ITIS Archimede di Catania, ITIS Pacinotti di Fondi.
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Nell’
area Kids&Young la Fondazione ha animato 18 laboratori didattici, che ieri hanno coinvolto anche piccoli maker di appena quattro anni.
Tra i tutor di laboratorio anche Emanuele, 11 anni, esperto di Scratch.
Nei campi di gara, categoria Rescue e Soccer, si sono alternati i campioni mondiali di robotica con gli studenti di altre scuole che hanno aderito alla
Rete multisettoriale di robotica educativa.
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Nell’
area Fab Lab la Fondazione ha portato l’esperienza della
Palestra dell’Innovazione, la proficua collaborazione con gli artigiani (
The Italian Makers), e due progetti concreti selezionati tra più di 400 nella
Call for Makers:
Soccer Pitch, un campo di gara regolamentare costruito nel Fab Lab da studenti e maker, e
Maker Fashion, un vestito intelligente interamente progettato e realizzato nel laboratorio di fabbricazione digitale, animato da led "ballerini" grazie alla scheda Galileo di Intel.
Tra gli espositori presenti nelle diverse aree, dal piccolo artigiano al colosso ICT, c’erano tanti partner con cui la Fondazione Mondo Digitale collabora nelle diverse aree di intervento.
Maker Faire 2014: la prima giornata della FMD in 400 scatti