I docenti raccontano l'esperienza di Vivi Internet, al meglio
La prima settimana nazionale delle Stem e altre due ricorrenze per i minori che navigano in Rete, il Safer Internet Day (6 febbraio) e la Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo (7 febbraio), sono un’occasione importante per sensibilizzare sempre di più le comunità educanti sull’importanza di una corretta formazione alla vita in Rete. Noi lo facciamo anche condividendo le storie delle scuole che coinvolgiamo con i progetti come Vivi Internet, al meglio, il programma sulla piena cittadinanza digitale creato da Google e promosso in Italia da Fondazione Mondo Digitale, in collaborazione con la Polizia di Stato, Altroconsumo e Anteas.
Oggi siamo a Volpago del Montello, un comune di diecimila abitanti nella provincia di Treviso. Meris Gatto insegna nel plesso A. Gobbato dell’Istituto comprensivo guidato dalla dirigente Nella Varanese.
“Nell’anno scolastico 2021-22, una docente dell’Istituto ha proposto il progetto Vivi Internet, al meglio, consigliato una collega della regione Molise. Il progetto è stato presentato in Collegio dei Docenti e approvato all’unanimità, visti la rilevanza dei temi trattati e la gratuità”, racconta la docente.
“Fin dal primo anno, tutte le classi della scuola primaria (a partire dalle classi terze) e della scuola secondaria di primo grado hanno seguito almeno due webinar tra quanti proposti, inserendoli nel percorso di educazione civica. Sono stati affrontati i vari temi proposti, come benessere digitale, privacy policy, fact checking, cyberbullismo e odio online, storytelling”.
Oltre ai webinar sono stati organizzati anche incontri in presenza. “La formatrice Marianna Martini ha trattato con professionalità i temi della cittadinanza digitale dando molti spunti ai docenti che hanno poi continuato il percorso in classe”, aggiunge la docente. Sul tema della consapevolezza e del benessere digitale sono stati organizzati incontri anche per i genitori, “con la finalità di fornire un supporto ai propri figli, in modo sempre più efficace, nel percorso di educazione digitale”.
La formazione mi ha permesso di conoscere alcuni aspetti di internet che non conoscevo e che ho potuto poi condividere in classe con i miei alunni”, conclude la docente.