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L'economia degli studenti

L'economia del futuro

L'economia degli studenti

L'economia degli studenti

Otto studenti sul palco all'evento del Corriere della Sera a Milano

Per la prima volta, a L’Economia del Futuro hanno trovato spazio non solo imprenditori, esperti e giornalisti, ma anche gli studenti, veri protagonisti di questa edizione dedicata alle “Parole per capire” il nostro presente. Grazie al contributo della Fondazione Mondo Digitale, un centinaio di giovani delle scuole milanesi hanno riempito la platea del Salone d’Onore e otto di loro sono saliti sul palco per un confronto diretto con esponenti del mondo economico, accademico e della comunicazione [vedi la notizia Se il palco diventa una scuola].

Le scuole coinvolte

  • Severi Correnti con la dirigente Gabriella Maria Sonia Conte e i docenti Rosanna Silvaggio e Ilario Tonel
  • Carducci con la dirigente Andrea di Mario e la docente Elena Lori
  • Schiaparelli-Gramsci con la dirigente Francesca Giuranna e le docenti Anna Maria Randazzo e Sabina Daverio.

Un dialogo coraggioso, preparato con grande serietà dai ragazzi, come ricorda Cecilia Stajano, responsabile delle comunità per Fondazione Mondo Digitale:
“È stato commovente vedere gli studenti prepararsi così bene, tenerci a fare bella figura, seri, senza paura di affrontare chi ha più conoscenza di loro, convinti e consapevoli del loro diritto di opinione. Se ai giovani si spiegano le cose, le prendono davvero sul serio”.

Cibo, sostenibilità e informazione: le domande a Paolo Barilla
A inaugurare il palco sono state Angelica Tordiglione (Liceo Carducci) e Matilda Pampaluna (IIS Severi-Correnti), interrogate da Daniele Manca sulle loro abitudini alimentari e scelte sostenibili. Le due studentesse hanno poi rivolto domande dirette a Paolo Barilla, presidente di Unione Italiana Food: dal ruolo dell’industria nel promuovere un’alimentazione sostenibile alle fake news che circolano sul cibo .

Gemelli digitali, innovazione e nuove competenze: il confronto con Gianmario Verona e Nicola Saldutti
Il secondo blocco ha visto sul palco Altea Briola (Liceo Carducci, che proprio quel giorno ha compiuto 18 anni) e Tommaso Iotti (IIS Schiaparelli-Gramsci). Con domande lucide e mature hanno interrogato Gianmario Verona, professore di Innovation Management alla Bocconi, sui rischi e le potenzialità dei gemelli digitali: dalla loro capacità di rappresentare davvero il pensiero umano fino alle implicazioni per il futuro del lavoro e della formazione.
A loro volta, Verona e Nicola Saldutti, caporedattore Economia del Corriere, hanno chiesto ai due studenti quali confini porrebbero all’uso di un “gemello digitale” personale .

Giovani, social e intelligenza artificiale: il dialogo con Riccardo Luna
Nel terzo blocco, Noor Ladrici (IIS Severi-Correnti, creatrice di contenuti su TikTok) e Pietro Caporale (Liceo Carducci, appassionato di rocketry) hanno dialogato con Riccardo Luna su IA, smartphone a scuola, divieti per i minori e dipendenza da social media.
Poi sono stati proprio gli studenti a interrogare Luna: Noor sulle dipendenze digitali, Pietro sull’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale e sul consumo d’acqua necessario per il funzionamento dei data center.

Biodiversità e sostenibilità nelle scelte quotidiane: l’incontro con Daniela Bernacchi
Il percorso si è chiuso con Riccardo Somaschi e Giorgio Chiesa (Liceo Carducci), che hanno rivolto a Daniela Bernacchi, executive director di UN Global Compact Network Italia, domande sulla salute del pianeta e sul significato della biodiversità.
Bernacchi ha interrogato i ragazzi sulle loro scelte di consumo e sulla centralità della sostenibilità nel loro futuro professionale .

Quando il palco diventa una scuola, davvero
In un clima di ascolto reciproco, gli studenti hanno portato sul palco sguardi autentici, domande non scontate e una disponibilità a mettersi in gioco che ha sorpreso molti degli ospiti. Il futuro dell’economia, come ha mostrato questa giornata, passa anche dalla capacità di costruire spazi in cui i giovani non siano spettatori, ma partecipanti attivi del dibattito pubblico.

Un’esperienza che conferma quanto già emerso in altre iniziative: quando diamo fiducia ai ragazzi, rispondono con responsabilità, profondità e coraggio.

 

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