Si sono conclusi i primi appuntamenti, animati dai volontari senior, con gli sportelli di supporto telefonico per il progetto Insieme si riparte, nato dalla collaborazione tra l’Istituto nazionale malattie infettive (INMI) Lazzaro Spallanzani, Regione Lazio e Fondazione Mondo Digitale. Giovani e medicina territoriale lavorano per il benessere e la salute dei cittadini over 65 in tempo di emergenza. Il progetto è partito in versione pilota nel territorio dell'ASL Roma 3, mettendo a disposizione della comunità il modello di apprendimento intergenerazionale e il contributo della “Rete dei volontari della conoscenza”.
Con un percorso in tre appuntamenti telefonici 12 volontari senior hanno già seguito 18 anziani. La prossima settimana i volontari prenderanno in carico altri over 65, dopo un incontro di messa a punto della strategia, in programma per mercoledì prossimo.
Intanto da oggi si cimentano nel lavoro di supporto telefonico anche gli studenti delle scuole superiori, che hanno completato il percorso formativo, con il seguente calendario:
- Martedì 9 | liceo classico Giulio Cesare di Roma
- Giovedì 11 | Collegio S. Giuseppe - Istituto de Merode di Roma
- Venerdì 19 | liceo classico I. Kant di Roma
In totale sono 30 studenti che si preparano ad aiutare 30 over 65.
"Si parte con un primo incontro conoscitivo, per capire quali sono le competenze di partenza degli anziani", spiega Eleonora Curatola, che supporta Cecilia Stajano [@CStajano] nel coordinamento del progetto.
Abbiamo affidato a Lia Verso, 21 anni, il messaggio di auguri per i neo volontari. Lia, che studia ingegneria dell’informazione presso l'Università degli Studi di Roma, ha accettato di seguire tre anziani, Maria Teresa e i coniugi Maria e Giuseppe, tutti over 80.
Nella conversazione telefonica con Cecilia Stajano, responsabile Innovazione nella scuola e community manager, Lia racconta con emozione quanto siano diventati importanti questi appuntamenti telefonici e la sensazione di sentirsi una "spugna", per la sproporzione tra quanto impara e quanto riesce a insegnare.
Lia non ha dubbi sui giovani volontari: "Sono sicura che alla fine del percorso saranno felici di fare qualcosa di così bello". "Spero tanto che si divertano e che siano capaci di essere spugne e facilitatori".
