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La tecnologia in classe

La tecnologia in classe

La tecnologia in classe

"La tecnologia procede indubbiamente rapidissima e per chi non è un nativo digitale non è sempre semplice seguirne tutti i progressi, a meno che non si debba ricorrere per necessità al suo uso. In questo senso, la didattica a distanza (Dad) è stato un grande stimolo per aggiornarsi e scoprirne tutti i vantaggi. Anche il lockdown ha reso indispensabile usare la tecnologia per molte pratiche e questo credo abbia reso tutti più dipendenti dalla rete ma anche più capaci di usarla".

 

Maria Alberta Cambi insegna all'istituto comprensivo Cecco Angiolieri di Siena. In una breve intervista ci racconta la sua esperienza con le sessioni formative di Vivi Internet, al meglio, il programma formativo sulla sicurezza online promosso con Google, Polizia Postale e Altroconsumo.

 

"Ritengo indispensabile per chi si relaziona con i giovani, e quindi anche per i docenti, sapere a quale mondo digitale i ragazzi fanno riferimento,  per riuscire a interagire con loro, suscitare il loro interesse e affrontare i problemi che possono derivare da un uso sbagliato delle nuove tecnologie".

"Partecipando al progetto Vivi Internet, ho apprezzato l'approccio pratico del webinar, che ha fornito indicazioni chiare per la soluzione di problemi concreti e reali nell'ambito della didattica attuale, affrontando in maniera esaustiva un ampio raggio di casistiche. Ho anche scoperto strumenti e tecniche, suggeriti per un approccio più critico alle informazioni presenti sulla rete".

 

Le tecnologie come intervengono nel rapporto tra insegnante e alunno? Per la prof.ssa Maria Alberta "La tecnologia permette un'interazione immediata e rapida tra docenti e alunni, anche a livello individuale. Gli studenti e gli insegnanti, per esempio, attraverso i canali della classe digitale, possono comunicare in tempo reale. Tuttavia, si rende indispensabile, stabilire delle regole chiare e divieti, per evitare uso di strumenti tecnologici a scuola, che potrebbero essere dannosi e lesivi della dignità dei singoli e dell'istituzione scolastica".

 

Le nuove tecnologie si integrano bene con il lavoro didattico in aula? Ci sono criticità? "La difficoltà più grande da me affrontata è stata quella di bloccare a scuola l'uso dei cellulari e gestirne l'uso corretto durante le uscite didattiche e le attività esterne", racconta la docente. "Inoltre, ho dovuto regolamentare anche l'uso dei tablet e della rete, in rapporto all'attività svolta".

 

 

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