"Imparare. E imparare a conoscersi". Così Debora Cavallo [@Debora_FMD], che per la Fondazione Mondo Digitale ha seguito la prima lezione all'IIS Evangelista Torricelli di Roma, scuola guidata dalla dirigente scolastica Anna Maria Scala, sintetizza la mattina di lavoro comune tra i ragazzi della IV E e gli ospiti di due centri di accoglienza romani, per un corso di alfabetizzazione digitale e funzionale riservato ai migranti [vedi la notizia Inclusione come ASL].
"Dopo i primi momenti di imbarazzo iniziale, gli studenti del liceo e i ragazzi rifugiati hanno creato un bellissimo clima di serenità. L'ambiente di apprendimento era pieno di vivacità, risuonavano musiche con ritmi diversi e lingue provenienti da tutti i paesi coinvolti in questa iniziativa. Ognuno con la propria storia e il proprio vissuto, con grande rispetto e interesse reciproco", racconta Debora. La nuova classe, infatti, è formata da 15 studenti provenienti da dieci diversi paesi, in maggioranza africani.
"Mi ha colpito la storia di un ragazzo che qualche mese fa è stato picchiato a sangue, probabilmente un gesto razzista, e oggi era lì, presente, felice di esserci. E grato, nonostante tutto, di vivere in Italia", aggiunge ancora Debora.
Le interviste sono state realizzate in presa diretta, con il vivace brusio della classe in attività a fare da sottofondo.
Alessandro del centro Sprar di via Amarilli e la docente Maria Mascheretti
Nasir, ospite del centro di accoglienza
Francesco e Alessia, studenti-tutor del Torricelli