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Includere con il gioco

L’esperienza di Barbara Russo con l’app JOINclusion

Includere con il gioco

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L’esperienza di Barbara Russo con l’app JOINclusion

Barbara Russo, docente di scuola primaria presso l’Istituto comprensivo Villaggio Prenestino di Roma, ha partecipato alla sperimentazione dell’app JOINclusion, sviluppata nel contesto del progetto europeo finanziato dal programma Erasmus+. L'obiettivo è promuovere l’inclusione sociale nelle scuole primarie e secondarie di primo grado con strategie di apprendimento basate sul gioco.

L’app, progettata da un team di psicologi ed educatori, utilizza un approccio innovativo per allenare l’empatia e favorire comportamenti prosociali come altruismo, solidarietà e cooperazione. Con scenari interattivi ispirati a situazioni quotidiane, l’app aiuta gli studenti a comprendere le differenze culturali e a sviluppare abilità socio-cognitive fondamentali per una convivenza inclusiva.

Barbara ha condiviso con noi la sua esperienza diretta con l’app, i benefici osservati in classe e come gli strumenti messi a disposizione dal progetto abbiano contribuito a creare un ambiente di apprendimento più accogliente e sensibile alle diversità.

Qual è stata la tua esperienza nell’utilizzo dell’app JOINclusion con i tuoi studenti?
Ho lavorato con due gruppi classe e ho notato reazioni molto diverse. In una classe, già predisposta alla collaborazione, l’app e il lavoro di gruppo hanno rafforzato i legami tra i ragazzi, che hanno instaurato legami con compagni con cui socializzavano meno e sono riusciti a creare una vera squadra. La lezione è stata coinvolgente: si sono dati consigli per migliorare e portare a termine il lavoro insieme. L’altra classe, invece, è caratterizzata da una dinamica molto diversa, con poca collaborazione e frequenti episodi di bullismo e tensione. All’inizio è stato faticoso: i ragazzi tendevano a lavorare da soli, senza aiutarsi. Tuttavia, si sono resi conto che questo atteggiamento li ostacolava nel raggiungere gli obiettivi. Alla seconda sessione, sono stati più consapevoli e hanno iniziato a lavorare meglio insieme. Da allora ho osservato evoluzioni positive: il clima in classe è migliorato e stanno imparando a collaborare di più.

Quali sono i punti di forza che hai riscontrato nell’app?
L’app ha molti punti di forza. Innanzitutto, sviluppa l’empatia e aiuta i bambini a rapportarsi meglio con gli altri. Inoltre, migliora l’autonomia e la capacità di apprendere rapidamente. Ho visto come il gioco li abbia fatti crescere, portandoli a lavorare meglio insieme e ad avere un approccio più positivo verso la tecnologia. Grazie a JOINclusion, i ragazzi hanno compreso che la tecnologia non è solo un mezzo per divertirsi, ma uno strumento prezioso per apprendere e migliorarsi. Questo è stato un grande passo avanti nel loro percorso di crescita personale e scolastica.

Qual è stata la reazione dei bambini?
I bambini sono stati entusiasti e avrebbero voluto ripetere l’esperienza più volte. Hanno apprezzato particolarmente il modo in cui i formatori si sono rivolti a loro, non solo come bambini, ma come persone capaci di apprendere. Hanno usato una terminologia adatta, senza semplificazioni, rendendo l’esperienza coinvolgente e rispettosa delle loro capacità.

Quanto è stato importante il ruolo della dirigente scolastica in questa esperienza?
Il ruolo della nostra dirigente, Angela Giuseppina Ubriaco, è stato fondamentale. È una persona che crede fermamente nell’importanza della formazione e dell’aggiornamento continuo dei docenti. Ha una visione strategica dell’uso della tecnologia nella didattica e supporta con convinzione attività come questa. La sua guida è stata essenziale per permetterci di intraprendere questo percorso innovativo.

Dopo questa esperienza, quali sono i tuoi pensieri sull’utilizzo di strumenti tecnologici per l’inclusione?
Credo che strumenti come JOINclusion siano una risorsa preziosa per le scuole. Permettono di lavorare su competenze fondamentali, come l’empatia e la collaborazione, in modo innovativo e coinvolgente. Inoltre, aiutano i bambini a vedere la tecnologia come un alleato per la loro crescita, non solo come un mezzo di svago. Spero che questa esperienza possa essere replicata e che sempre più scuole adottino strumenti simili.

 L’app è disponibile per il download su Google Play. Per usarla al meglio e allenare l'empatia rafforzando i comportamenti prosociali, come solidarietà, altruismo, cooperazioneproponiamo a docenti ed educatori anche un corso di formazione online disponibile su FMD Academy

 

 

 A cura di Alberta Testa, social media manager

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