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Il pi greco delle carriere

Il pi greco delle carriere

Il pi greco delle carriere

Le nostre carriere professionali sono come un fiume che non percorre un tragitto lineare dalla sorgente alla foce. Il viaggio del fiume Nilo è la metafora scelta da Enrico Galiano, insegnante e autore, per spiegare ai genitori come sono cambiate le carriere, fatte di cambi di strada, errori e fallimenti. Il docente ha raccontato la sua esperienza nel secondo appuntamento "Generazioni in rete", un ciclo di incontri promosso nel contesto del progetto CS First, per approfondire le grandi sfide della vita digitale e orientare i più giovani senza pregiudizi sulle carriere scientifiche [vedi la notizia Come orientare i figli].

 

Il terzo incontro di Generazioni in rete, in programma il 31 marzo alle 18.30, è dedicato ai pregiudizi di genere nelle discipline STEM [per partecipare].

 

"Tutti i fiumi del mondo fanno un viaggio più lungo, pari a 3,14, il famoso pi greco, rispetto alla loro lunghezza. Il fiume Nilo, che sembra diretto dritto dritto verso il mar Rosso, poi si ferma, cambia strada e percorre quasi 400 chilometri di più all'incontrario. Sembra quasi diretto all'Oceano Atlantico e poi all'improvviso cambia di nuovo strada, riesce a passare attraverso il deserto, scava anche nel mezzo delle montagne fino ad arrivare alla tanto agognata meta. Questa immagine è una metafora, perché anche noi siamo un po' come il Nilo, in molti non abbiamo avuto un percorso rettilineo dalla sorgente alla foce dritto dritto, anche noi abbiamo avuto il nostro pi greco di tortuosità".

 

"Noi viviamo questi cambi di strada come dei fallimenti, come delle pericolose cadute e invece sarebbe utile ricordare alcuni esempi, come Steve Jobs, che a un certo punto ha mollato l'università per frequentare un corso di calligrafia. Nella sua autobiografia scriverà a chiare lettere che è stata una svolta fondamentale della sua vita, perché qualche anno dopo insieme a Wozniak creerà il primo programma di videoscrittura professionale. Inserire dei caratteri grafici che fossero esteticamente belli, che fossero significativi anche dal punto di vista estetico, è stato quel qualcosa in più che ha fatto diventare il programma il primo al mondo, poi imitato..."

 

Enrico Galiano ha raccontato anche di sé: per due anni ha seguito un corso per imparare il linguaggio dei segni, la LIS. Anche se non ha mai lavorato con i sordi, quell'esperienza è stata fondamentale quando si è trovato "davanti a una classe": "Ho scoperto quanto il linguaggio del corpo diventa centrale nella comunicazione soprattutto con i ragazzini più piccoli. Ho imparato ad accogliere la deviazione, come possibilità di scoperta, perché sbagliando s'impara, ma errando si scopre".  

 

Altro aspetto fondamentale nel percorso professionale è la creatività, la capacità di mettere del tuo nel lavoro. La scuola, al contrario, sembra formare soprattutto "bravi esecutori di compiti".

 

Per Enrico Galiano l'orientamento deve cominciare da subito, dalla scuola dell'infanzia. Perché "orientamento non significa dire a qualcuno dove deve andare... in realtà la parola orientamento in origine si applicava ai templi antichi che erano orientati, cioè significava che erano posti con l'entrata verso dove sorgeva il sole. Orientamento in realtà non è una parola di movimento, non indica tanto una direzione verso la quale andare, ma una posizione nello spazio, indica un luogo dove ti trovi, dove sei, quindi ha più a che fare con il cosa sei".

 

 

Con il progetto Computer Science First la Fondazione Mondo Digitale diffonde nelle scuole la piattaforma gratuita creata da Google per sviluppare in modo coinvolgente e divertente il pensiero computazionale e le competenze trasversali e integrare la didattica delle discipline curricolari con metodologie più efficaci.

 

 

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