Smart & Heart Rome: l'intervita a Enrico Vulpiani del Municipio XI
Dopo l’intervista a Marco Di Maro, dirigente dell’Istituto comprensivo Fratelli Cervi, presto sede di una nuova Palestra dell’Innovazione, parliamo con Enrico Vulpiani, presidente della Commissione speciale del Municipio XI Innovazione tecnologica e digitalizzazione. Vulpiani ha garantito da subito una forte collaborazione tra Fondazione Mondo Digitale e la sua Commissione per accogliere anche a Corviale gli strumenti di Smart & Heart Rome, il programma per l’inclusione che parte dalle periferie promosso con il supporto del Dipartimento Trasformazione Digitale di Roma Capitale.
Il Municipio XI si è reso subito disponibile a sostenere il progetto Smart&Heart Rome adottandolo all’Istituto Comprensivo Fratelli Cervi. Ci racconta come è venuto in contatto con la Fondazione Mondo Digitale?
Vi ho “incrociati” on line cercando informazioni sui progetti di inclusione in ambito digitale sui social media, mi ha colpito Smart & Heart Rome per la sua diffusione sul territorio di Roma. Insieme alla project manager Giovanna Cipolla abbiamo presentato il progetto in audizione presso la Commissione Speciale del Municipio XI Innovazione tecnologica e digitalizzazione, alla presenza dell’assessora alle Politiche educative e scolastiche Claudia Bruschi e del prof. Giuseppe Ciancaglini dell’Ic Fratelli Cervi. Si tratta, per la commissione, di uno degli impegni di maggiore impatto: portare l’innovazione e i benefici del digitale ai cittadini del Municipio, con un occhio particolare alla sostenibilità. Le cito alcuni dei nostri interventi e i progetti ai quali stiamo lavorando: la dotazione di telecamere nei parchi Marconi e Magliana e la loro copertura con la rete wi-fi, la sinergia con la start up Open Stage che aiuta gli artisti di strada a esibirsi mediante un’app, durante la Festa della Musica (giugno 2023). Un altro progetto riguarderà la scuola di arti e mestieri cinematografici “Gianmaria Volontè”: stiamo lavorando affinché le maestranze della scuola offrano ai giovani degli istituti superiori della zona una formazione con la produzione finale di un video sulle attività della giunta municipale. Abbiamo inoltre avviato un confronto con AgID, l’agenzia digitale della Presidenza del Consiglio, per candidare l’area delle catacombe di Santa Generosa al progetto “Smarter Italy”.
La decisione di candidare l’IC Fratelli Cervi a ospitare una delle Palestre dell’Innovazione del progetto Smart&Heart Rome parte dal presupposto che la scuola sia uno spazio realmente aperto al cittadino. Quali sono i bisogni del quartiere di Corviale?
Riteniamo che sostenibilità, innovazione, digitale, inclusione viaggino tutti in parallelo e siano fattori fondamentali per offrire sviluppo ai territori, anche quelli più difficili, soprattutto rispetto alla formazione dei cittadini e all’offerta di opportunità di crescita. Pensi che il nostro centro di formazione offre solo tre corsi: parrucchiere, estetista, grafico, come se questi fossero gli unici mestieri sui quali un cittadino si possa formare a Corviale. Il digitale offre alle persone di ampliare la scelta del proprio futuro. Inoltre, penso che formazione e innovazione siano strumenti essenziali per creare una comunità. La Palestra dell’Innovazione sarà un punto di incontro, di scambio e di confronto per il nostro quartiere che va inteso sempre più come comunità e non come “insieme di solitudini”. Ci piacerebbe realizzare un progetto iconico a cui tutti i cittadini possano prendere parte. Ognuno deve poter identificare un pezzettino di se stesso. Nonostante un assetto edilizio che penalizza questo quadrante, dobbiamo puntare a canalizzare le energie presenti, sbloccare le potenzialità dei territori e delle persone prima di tutto. La periferia vive spesso di frustrazione, che sfocia nella rassegnazione e nel degrado soprattutto psicologico. La periferia non deve essere una condizione mentale.
Pensando all’interesse che Corviale riveste per la letteratura cinematografica e anche per tante realtà aggreganti, per essere davvero coinvolgente e comunitario, quali caratteristiche deve avere un progetto?
Deve consentire una facile comunicazione, deve essere accessibile, inclusivo, far sentire le persone protagoniste, non deve essere percepito come imposto dall’alto. Gli abitanti del quartiere non devono sentirsi strumento della realtà di un altro. È importante che il progetto venga percepito come personale, che sostenga la propria crescita.
Come unire il digitale alle sfide ambientali nelle vite quotidiane di cittadine e cittadini?
Possiamo pensare ad esempi pratici: penso a un progetto di alcuni giovani toscani, un’app con percorsi adatti a persone con disabilità motoria. Questo sì che oltre a valorizzare il territorio, rappresenta anche uno stimolo ad abbattere le barriere! Ma pensiamo anche all'importanza dell'innovazione tecnologica nell'ambito agroalimentare, la rivalutazione di semi "antichi" come il farro, il grano, la canapa per un’economia più sostenibile e inclusiva e la volontà e necessità di avviare la sinergia del Municipio con il Programma alimentare mondiale dell'agenzia delle Nazioni Unite.