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Fondi FEI, uso virtuoso

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Fondi FEI, uso virtuoso

Fondi FEI, uso virtuoso

 

Un uso virtuoso dei fondi europei da parte dell’Italia è sicuramente nel settore dell’integrazione. L’ultimo numero della newsletter del Fondo di Integrazione per i cittadini dei Paesi terzi (n.3. 2014) segnala il plauso della Commissione europea all’Italia per aver portato a termine con successo 143 progetti per facilitare l’integrazione e le condizioni di soggiorno dei cittadini di Paesi terzi giunti legalmente in Europa.

I dati sono contenuti nella relazione finale elaborata con riferimento al Programma Annuale 2010: i Fondi Europei per l’Integrazione (FEI) sono stati spesi dall’Italia con un tasso dell’89,94%.
 
Alla luce di questi risultati, la Commissione “incoraggia [l’Italia] a proseguire anche in futuro con la fruttuosa programmazione e ad intraprendere tutte le misure necessarie ad assicurare ulteriormente un alto tasso di penetrazione del FEI in Italia”.
Il Fondo ha lo scopo di aiutare gli Stati membri dell’Unione europea a migliorare la propria capacità di elaborare, attuare, monitorare e valutare tutte le strategie di integrazione, le politiche e le misure nei confronti dei cittadini di Paesi terzi, lo scambio di informazioni e buone prassi e la cooperazione per permettere ai cittadini di Paesi terzi, che giungono legalmente in Europa, di soddisfare le condizioni di soggiorno e di integrarsi più facilmente nelle società ospitanti.
 
La Fondazione Mondo Digitale dedica particolare attenzione alla progettazione sociale in ambito europeo, con interventi mirati per le categorie di cittadini a maggiore rischio di esclusione, come gli immigrati.
Di seguito un elenco dei progetti realizzati con i fondi Fei:

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