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Da Asti a Messina

Da Asti a Messina

Da Asti a Messina

"Un problema non è la fine della vita, è la vita che va avanti in modo diverso". Il racconto di Leonardo Radicchi, presidente di Aipi, ha "fortissimamente" colpito gli studenti del liceo Vittorio Alfieri di Asti che hanno partecipato al webinar animato da una delle associazioni di pazienti partner di Fattore J.

A raccontarci l'esperienza è Marilena, 17 anni, nell'intervista di Cecilia Stajano [@CStajano], coordinatrice Innovazione nella scuola e community manager della Fondazione Mondo Digitale.

 

Ascolta "Marilena, 17 anni: "Fortissamente volli"" su Spreaker.

 

Da Asti ci spostiamo a Messina per il webinar animato da Progetto Itaca, con la psicologa Chiara Maiuri che ha aiutato gli studenti del liceo G. La Farina a familiarizzare con le diverse emozioni. "Soprattutto adesso siamo molto vulnerabili", racconta Sara, 16 anni, rimasta piacevolmente sorpresa dal format molto coinvolgente e interattivo. "Ora ho meno paura", confessa.

 

Ascolta "Sara, 16 anni: "Siamo vulnerabili"" su Spreaker.

 

Collegati in una classe virtuale diffusa su più regioni, domani i giovani sono protagonisti dell'originale evento live, che coinvolge comunità educanti, istituzioni, stampa. Intervengono l’Istituto superiore di sanità ed esperti del mondo della scienza e della comunicazione scientifica per rispondere alle domande dei ragazzi e con loro ricostruire una narrativa chiara dell’emergenza sanitaria per affrontarla con consapevolezza e speranza per il futuro.

 

ESPERTI IN CLASSE | EVENTO LIVE
con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità
8 maggio 2020, 10–11.30
Partecipa all’evento live
Coordina Giorgio Pacifici, giornalista Rai
streaming on demand su Ansa.it

 

Fattore J è il primo percorso di sensibilizzazione e formazione per la scuola italiana che aiuta i giovani a sviluppare intelligenza emotiva, rispetto ed empatia verso le persone affette da malattie. Il progetto, promosso da Fondazione Mondo Digitale in collaborazione con Janssen Italia, coinvolgerà 100.000 studenti, otto associazioni italiane di pazienti e l’Università Campus Bio-Medico di Roma.

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