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Anziani fragili in rete

Anziani fragili in rete

Anziani fragili in rete

Il centro diurno di Trigoria, gestito dalla Fondazione Alberto Sordi, ospita circa cinquanta anziani fragili del quartiere, sulla base di una convenzione con il Municipio IX del Comune di Roma.

 

Nonostante la sospensione delle attività per l'emergenza sanitaria, educatrici e volontari cercano di seguire gli anziani "a distanza ravvicinata", con l'aiuto delle nuove tecnologie. E attraverso l'Università Campus Bio-Medico di Roma hanno chiesto il supporto della Fondazione Mondo Digitale, tra le organizzazioni che hanno sottoscritto l'Alleanza per le persone anziane.

 

Il primo test sulle attività digitali è cominciato con un piccolo gruppo di cinque anziani: Amalia, Carmelita, Adriana, Rita ed Emilio. Ma prima gli stessi operatori sono stati formati all'uso della piattaforma Meet per essere poi in grado di facilitare l'accesso online agli anziani guidandoli al telefono. Da subito, inoltre, è stata messa a punto una sorta di cabina di regia con la psicologa Bianca Di Francesco e l'educatrice Francesca Lo Spoto per accompagnare il piano di sostegno personalizzato elaborato sui bisogni di ogni anziano.

 

L'obiettivo di ogni appuntamento con lo "sportello" è conservare buoni livelli di socialità con l'aiuto degli strumenti digitali. Ma non solo. L'attività online allena la mente e favorisce atteggiamenti positivi per combattere solitudine e isolamento.

"Il primo incontro è stato particolarmente indisciplinato, per la sorpresa di ritrovarsi e vedersi in video", racconta Eleonora Curatola [@Eleonora_FMD]. "Continue interruzioni per chiamarsi, salutarsi, complimentarsi, felicitarsi ecc. Poi, un po' per volta, è stato possibile programmare varie attività, come storie, giochi, test e perfino cruciverba cooperativi. A fine incontro due volontari, Giampiero e Laura, leggono le notizie più importanti della settimana e qualche storia positiva che metta di buon umore".

 

 

"Ora che sono tutti abbastanza autonomi", aggiunge Eleonora, "possiamo dedicarci a migliorare competenze più specifiche, come curare le inquadrature con la telecamera. Ma è una sfida continua perché concentrazione e attenzione si riescono a conservare per pochissimo tempo".

 

Eleonora racconta e si anima. È davvero orgogliosa di aver contribuito al successo di questa sfida, che all'inizio sembrava una missione impossibile. Con la supervisione di Cecilia Stajano [@CStajano], coordinatrice Innovazione nella scuola e community manager della Fondazione Mondo Digitale, Eleonora ha seguito tutte le fasi dell'alfabetizzazione digitale degli operatori e degli anziani, fino al loro accesso in piattaforma.

 

"Nelle prossime settimane cercheranno di coinvolgere un altro gruppo di over 65 affetti da Alzheimer per riproporre anche con loro alcune attività. Parte così una nuova sfida!" Per Eleonora questa è davvero un'esperienza unica, diversa da tutti gli altri percorsi di alfabetizzazione digitale e funzionale coordinati in questi anni con il modello di Nonni su Internet.

 

"Ora ci piacerebbe condividere l'esperienza con altri centri diurni", spiega Cecilia. "È una risorsa preziosa che può diventare una soluzione importante anche in altri contesti".

 

Non importa che siano numeri piccoli, perché, come diceva Einstein, "Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato".

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