La ricostruzione "sociale" di Poggio Picenze

In lontananza le montagne innevate e le case diroccate, in mezzo al verde la coloratissima scuola ricostruita dopo il sisma dello scorso aprile. All’inaugurazione della nuova struttura e del laboratorio multimediale, allestito con il contributo di Toshiba, Microsoft e il coordinamento della Fondazione Mondo Digitale, c’erano tutti gli alunni che, con poesie e canzoni dedicate all’Abruzzo, hanno dato il benvenuto al pubblico presente, le maestre, i genitori e i nonni che nei prossimi giorni frequenteranno i corsi di alfabetizzazione digitale con i tutor della scuola (progetto Nonni su Internet), molte autorità e le associazioni, strette intorno al dirigente scolastico Nicola Menna, sindaco di Poggio Picenze.

“E’ una grande gioia avervi qui”, ha esordito il dirigente Nicola Menna, “per noi è un giorno di festa. I protagonisti sono i bambini: il nostro futuro”

E ad aprire l’evento sono proprio loro, i bambini. Giulia, alunna della classe quinta, racconta l’esperienza vissuta fino ad oggi nei container, dove insieme ai suoi compagni ha frequentato le lezioni per tutto l’inverno nell’attesa di poter finalmente entrare nella sua nuova scuola, in cui ora si sente al sicuro. “Da domani si ricomincia”, recita la canzone che canta a squarciagola con i suoi compagni.

A prendere la parola subito dopo sono stati Romano Santoro, coordinatore del progetto “ICT per l’Abruzzo” per la Fondazione Mondo Digitale, Natasha Perfetti, Marketing e Communication Manager di Toshiba, Roberto Bellato, presidente della Fondazione Stampa Specchio dei Tempi di Torino, che ha sostenuto la ricostruzione della scuola e le altre associazioni che hanno contribuito alla sua rinascita strutturale e didattica.

Tra i presenti anche l’Associazione di abruzzesi in Belgio, il Sindaco del Comune di Toro, i rappresentanti del Comune di Monte di Procida, Foca Group, il comandante della stazione dei Carabinieri di Bariciano, il Consigliere regionale Antonio Del Corvo, l’Assessore Lattanzio della provincia di Pescara.