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Il potere dei quiz nella didattica

Il potere dei quiz nella didattica

Il potere dei quiz nella didattica

Il potere dei quiz nella didattica

Il racconto di Didattiche.2024 da quattro punti di vista

Con una piccola ma significativa delegazione la Fondazione Mondo Digitale ha partecipato all’evento Didattiche.2024 (Rimini, 15 e 16 novembre), organizzato dal Centro Studi Erickson, per riflettere sui molteplici significati dell’innovazione e della promozione di una didattica efficace per tutte e tutti.

Riviviamo insieme l’evento nel racconto dei docenti Barbara Avella e Mauro Crepaldi, autori e animatori di un tavolo operativo, e delle project officer Claudia Belella e Marta Pietrelli.  

Marta Pietrelli, Barballa Avella, Mauro Crepaldi e Claudia Belella

 

Un'esperienza straordinaria!
In due giorni di intenso lavoro, in cui entrambi ci siamo prodigati per presentare l'inaspettato potere dei quiz, agganciato al coding, al tinkering, alla cittadinanza digitale e alla sostenibilità ambientale. Occasione di incontrare docenti provenienti da realtà diverse per territorio, formazione e ordine di scuola. L'energia e la passione condivise hanno reso ogni momento unico e arricchente.
L'accoglienza degli organizzatori è stata impeccabile, manifestandosi non solo durante il convegno, ma anche al di fuori di esso. Apprezzatissima la presenza di Claudia B. e Marta P. di FMD, che hanno agito con sicurezza, attenzione e cura.
Un'esperienza che ha lasciato un segno profondo e che ci ha permesso di crescere professionalmente e personalmente. Grazie!

Barbara Avella, docente, comunità della Scuola del noi

 

Proporre una “rivoluzione copernicana” nell’uso dei quiz, trasformandoli da strumenti puramente valutativi a strumenti formativi, rappresentava una sfida ambiziosa ma pienamente vinta.
I docenti, appartenenti ad ogni ordine e grado scolastico, rappresentanti di discipline e aree geografiche diverse, hanno accolto con sincero interesse, onesta meraviglia e nuova consapevolezza la tecnologia e metodologia proposte. Queste, integrate in percorsi di coding, tinkering, cittadinanza digitale e sostenibilità ambientale, hanno saputo mostrare la loro efficacia in relazione ai diversi cicli di istruzione.
Tutto questo è stato reso possibile grazie alla perfetta organizzazione, frutto di 40 anni di esperienza e competenza della Erickson (Buon Compleanno!), e alla straordinaria capacità della Fondazione Mondo Digitale nel proporre attività innovative, utili e concrete.
Un lavoro reso ancor più significativo dalla professionalità e la passione di Claudia B. e Marta P., che hanno saputo rappresentare al meglio l’energia creativa dell’organizzazione.
Questo percorso ci dimostra che il cambiamento è possibile quando visione, esperienza e collaborazione si incontrano. È un invito a credere nella forza dell’innovazione e nella capacità di trasformare il nostro modo di insegnare e apprendere, per un futuro in cui la scuola diventi sempre più uno spazio di crescita e speranza per, proprio, tutti.

Mauro Crepaldi, docente, comunità della Scuola del noi

 

Partecipare al Convegno Erickson Didattiche 2024 è stata un’esperienza estremamente arricchente, che mi ha offerto l’opportunità di confrontarmi con tante realtà diverse del territorio. Realtà che, come la Fondazione Mondo Digitale, condividono l’impegno per una formazione inclusiva e innovativa.
In questa occasione, abbiamo incontrato numerosi docenti provenienti da scuole di ogni ordine e grado, da ogni parte d’Italia. Tutti hanno dimostrato un grande interesse per l’innovazione e per la condivisione di strumenti e conoscenze, con l’obiettivo di proporre ai propri studenti un’offerta formativa sempre più dinamica, coinvolgente e capace di superare il tradizionale approccio basato esclusivamente sul libro di testo. La sperimentazione, l’uso consapevole degli strumenti digitali e metodologie più interattive stanno infatti conquistando un ruolo centrale, lasciando spazio a modalità di apprendimento più creative ed efficaci. È stato davvero stimolante osservare il grande entusiasmo con cui i docenti si sono confrontati, mostrando un forte desiderio di reinventarsi, mettersi in gioco e migliorare continuamente.
Un momento particolarmente significativo è stato il lavoro all’interno dei tavoli tematici proposti dalla Fondazione Mondo Digitale, guidati dai formatori Mauro Crepaldi e Barbara Avella. Qui abbiamo approfondito l’importanza dell’“imparare divertendosi”, scoprendo come strumenti come il quiz, se progettati con criteri adeguati, possano trasformarsi in efficaci strumenti di valutazione. Non solo permettono di consolidare le conoscenze, ma aiutano gli studenti a riflettere su se stessi e sul proprio percorso di apprendimento.
Osservare il lavoro "dietro le quinte" di un team di professionisti, che spesso si percepisce solo dal punto di vista dello studente, è stato affascinante e illuminante.
La tecnologia sta indubbiamente rivoluzionando molti settori, scuola ed educazione inclusi. Tuttavia, ciò che colpisce è l’impegno dei docenti nel restare al passo con i tempi, mantenendo viva la curiosità e la motivazione degli studenti. La sinergia tra digitale e analogico, se ben costruita, può rappresentare una straordinaria opportunità per arricchire e innovare il panorama educativo.

Claudia Belella, project officer

 

Ho apprezzato particolarmente l'attenzione data all'integrazione delle tecnologie nell'insegnamento, con esempi pratici di come le risorse digitali possano rendere l'apprendimento più interattivo e personalizzato. Inoltre, le riflessioni sull'inclusività e sul supporto agli studenti con bisogni educativi speciali sono state particolarmente stimolanti, visto l'impegno più che ventennale della Fondazione Mondo Digitale sui temi dell'inclusione e dell'inclusione della diversità che oggi si concretizza al fianco di Google con il progetto Pathway Companion, un sistema di tutoring intelligente al servizio dei bisogni educativi speciali.
Tra i tanti momenti laboratoriali, i due tavoli operativi proposti dalla Fondazione Mondo Digitale, con due dei nostri formatori storici Mauro Crepaldi e Barbara Avella, sulla cittadinanza digitale e sostenibilità e sul coding, making e tinkering affrontati attraverso una nuova potenziale metodologia di apprendimento, e non solo di valutazione, come quella dei quiz. 
Lo scambio e il confronto avuto con i docenti partecipanti rafforza il nostro lavoro verso una direzione di innovazione curricolare inclusiva.

Marta Pietrelli, project officer

 

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