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Costruire le ali

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Costruire le ali

Costruire le ali

La robotica educativa entra in classe per gli alunni con DSA. Progetto finanziato dalla Regione Lazio

Il progetto "Costruire le ali: inclusione di bambini con disagi della comunicazione attraverso la robotica educativa" (2015), finanziato dalla Regione Lazio, prevede il coinvolgimento di almeno tre classi dell'Istituto comprensivo Viale dei Consoli, nel quartiere Tuscolano della capitale. La scuola diventa protagonista di un progetto sperimentale di robotica educativa dedicato ai bambini con disturbi specifici di apprendimento (DSA). Grazie allo stile di lavoro cooperativo, secondo la metodologia costruttivista e inclusiva, ovvero “imparare facendo” (learning by doing), anche gli alunni più fragili sperimentano soluzioni insieme ai compagni e, coordinati dal docente facilitatore, esperto di robotica educativa, si confrontano, scambiano idee e opinioni, provano e verificano.

Oltre ai manuali specifici per le diverse classi la didattica si avvale di veri e propri robot: 
  • Bee-bot (ape robot) è un giocattolo-robot progettato per la scuola dell’infanzia e per i primi anni della scuola primaria. Consente al bambino ad avvicinarsi con il gioco al mondo della robotica e ad apprendere le basi dei linguaggi di programmazione, lo aiuta a visualizzare i percorsi nello spazio, a sviluppare la logica, a contare, e a muoversi nello spazio      
  • Set di costruzione WeDo per la realizzazione e programmazione di semplici modelli LEGO collegati a un computer, che permette agli studenti di fare esperienze didattiche manuali, trovare soluzioni creative alternative, lavorare in gruppo;       
  • Lego Mindstorm consiste in costruzioni e tecnologia all’avanguardia con un mattoncino intelligente programmabile e un software di programmazione intuitivo e facile da usare, che stimola la creatività.   
Nei casi di bambini e bambine con disturbi pervasivi dello sviluppo, l’obiettivo è quello di trasformare un robot mobile in giocattolo intelligente capace di catturare la loro attenzione attraverso interazioni coordinate e sincronizzate con l’ambiente. I robot diventano in questo caso mediatori sociali interattivi.
 
Per ciò che riguarda la formazione e lo sviluppo di competenze da parte dei docenti, il progetto si basa su una metodologia “firtuale”, che unisce cioè la dimensione virtuale a quella fisica: il progetto estende i confini dell’aula didattica attraverso la nascita di una comunità robotica on line, con uno spazio web dedicato ai bambini con disabilità e alle loro famiglie sulla piattaforma di innovazione sociale Phyrtual.org.
 
Risultati attesi
  • Coinvolgimento di almeno 3 classi dell’Istituto comprensivo, circa 75 alunni, di cui tra il 2 e il 5% con DSA e deficit della comunicazione
  • realizzazione di almeno 3 percorsi sperimentali di robotica educativa
  • attivazione di almeno 1 gemellaggio tra la scuola I.C. viale dei Consoli 16 e una scuola già esperta in robotica
  • formalizzazione di percorsi di successo, individuali e di gruppo, nell’uso della robotica educativa per l’integrazione di alunni con bisogni speciali
  • validazione di strumenti didattici innovativi e trasferibili
  • formazione di almeno 6 docenti mediante workshop e  sensibilizzazione di 20 docenti attraverso corsi di formazione, eventi e gemellaggio tra scuole
  • diffusione della conoscenza e dei benefici della robotica educativa a livello regionale attraverso eventi e manuali creative commons.

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