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Un'aula magna nel deserto

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Un'aula magna nel deserto

Un'aula magna nel deserto

 

Nonostante diverse interruzioni nel collegamento Internet, per le difficili condizioni atmosferiche nel territorio della Wilaya di Aaiun, il pubblico ha seguito con attenzione e senza mostrare segni di stanchezza o insofferenza tutti gli interventi. Oltre un’ora di fitto dialogo, tra chat, voci e immagini. Quello ha sorpreso il tavolo dei relatori è stata l’insolita composizione dei partecipanti all’evento. Infatti, oggi, ad appassionarsi alla causa del popolo Saharawi in platea non c’erano studiosi, esperti o politici, ma un’intera scolaresca di bambini di scuola elementare, affiancati da delegazioni di studenti delle scuole superiori. Dall’inizio dell’anno studiano la situazione dei coetanei che vivono da profughi nelle tendopoli, nel deserto vicino a Tindouf, in Algeria. Ed oggi, per la prima volta hanno potuto comunicare con loro in tempo reale.

 

 

Digital Bridge, il progetto di e-inclusion a favore del popolo Saharawi, finanziato dalla Regione Lazio, coordinato dalla Fondazione Mondo Digitale, e realizzato sul territorio dell’associazione Bambini+Diritti, ha portato nella Wilaya di Aaiun infrastrutture tecnologiche, assistenza tecnica, piani didattici e formazione professionale. Adesso la parola è passata alle scuole, perché diventino testimoni e garanti della cooperazione alla pari.

 

 

L’intervento di apertura del collegamento: Annalisa Colaiacomo, vicepreside del circolo didattico Papa Woytila.

 

 

 

Per approfondire:

 

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