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Tecnologie, sfruttiamole al meglio

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Tecnologie, sfruttiamole al meglio

Tecnologie, sfruttiamole al meglio



"Mi fa molto piacere partecipare a quest’evento di “Digital Bridge, un Ponte tecnologico con il Camerun e il popolo Saharawi”.

Sono lieto di portarvi gli auguri più sinceri e tanti saluti da parte del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, che vuole incoraggiare questa importante iniziativa, finalizzata a ridurre il divario digitale, la disuguaglianza nell’accesso e nell’utilizzo delle tecnologie della cosiddetta "società dell’informazione".
Apprezzo tutte le Istituzioni che sostengono le scuole, moralmente e con risorse finanziarie, perché chiunque e in tutto il mondo, specialmente tra i più poveri, possa godere di uguali benefici che derivano dalla società dell’informazione globale.
 
Le tecnologie dell’informazione (ICT)  sono il fattore caratterizzante dell’XXI secolo.

"Il tempo che viviamo - ha spiegato il Papa Benedetto XVI - conosce un enorme allargamento delle frontiere della comunicazione, realizza un'inedita convergenza tra i diversi media e rende possibile l'interattività. La Rete manifesta, dunque, una vocazione aperta, tendenzialmente egualitaria e pluralista, ma nel contempo segna un nuovo fossato: si parla, infatti, di digital divide. Esso separa gli inclusi dagli esclusi e va ad aggiungersi agli altri divari, che già allontanano le nazioni tra loro e anche al loro interno". Il rischio, dunque, sarebbe quello di un "inquinamento dello spirito, quello che rende i nostri volti meno sorridenti, più cupi, che ci porta a non salutarci tra di noi, a non guardarci in faccia".
 
Vorrei qui sottolineare anche l'interesse della Chiesa per la promozione di questi mezzi di comunicazione e il desiderio di collaborare in questo progetto, perché è importante che l'informazione digitale sia centrata "sulla promozione della dignità delle persone e dei popoli", e bisogna stare attenti ad evitare che aumentino "i pericoli di omologazione e di controllo, di relativismo intellettuale e morale, già ben riconoscibili nella flessione dello spirito critico, nella verità ridotta al gioco delle opinioni, nelle molteplici forme di degrado e di umiliazione dell'intimità della persona".
 
Auguriamo che le ICT servano allo scopo di creare sviluppo sostenibile e migliorare il welfare pubblico, migliorare la coesione sociale, rafforzare la democrazia, promuovere i diritti umani valorizzando le diverse culture. Per questo Papa Benedetto XVI incoraggia "tutte le persone di buona volontà, attive nel mondo della comunicazione digitale, perché si impegnino nel promuovere una cultura del rispetto, del dialogo, dell’amicizia”.

 

Padre Janvier Marie Gustave Yameogo, delegato per l'Africa del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali.

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