Livelli di partecipazione alla vita della cultura in Italia
Per misurare il “capitale culturale” della popolazione da 18 a 65 anni, la ricerca De Mauro-Morrone utilizza 42 indicatori, a partire dai dati dell’ultima indagine multiscopo Istat I cittadini e il tempo libero.
La popolazione italiana risulta così graduata in cinque livelli in base al bagaglio di conoscenze e competenze che rendono possibile fruire di pratiche culturali specifiche.
Il risultato finale dell’indagine è la costruzione di un’unica variabile quantitativa che permette non solo di graduare la popolazione secondo la propensione a fruire dei consumi culturali, ma soprattutto di individuare gruppi intermedi, non rassegnati ad una condizione sostanziale di dealfabetizzazione. Soprattutto all’interno del raggruppamento centrale (31%) si notano scarti positivi rispetto alla media nel ricorso all’autoformazione, alla lettura di libri non scientifici, all’uso del computer e in quasi tutti gli indicatori di fruizione del patrimonio artistico, storico e paesaggistico.
L’istogramma mostra la distribuzione della popolazione, con una concentrazione maggiore a sinistra della media e la coda di destra più lunga.
C’è un’ampia fascia intermedia, cioè, “disponibile a procedere su quelle vie di partecipazione, inclusione, fruizione di offerte che per ora percorrono con sicurezza soltanto gli appartenenti ai gruppi più elevati”. Da qui la necessità di “riflettere sulle potenzialità di iniziative volte a rafforzare l’offerta strutturata e istituzionale di cultura e in particolare a superare il digital divide”.
Livelli di partecipazione alla vita della cultura in Italia