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Si svolge oggi, 28 aprile, a Rovereto il meeting nazionale di robotica educativa che intende produrre una convenzione per lo sviluppo di attività di formazione e disseminazione, mettendo insieme in un tavolo di lavoro comune il Miur e le reti di robotica educativa. Per la Fondazione Mondo Digitale interviene Francesca Del Duca.
Facendo esplicito riferimento a un dato ampiamente condiviso dalla comunità scientifica nazionale e internazionale che recita “i risultati conseguiti nell'insegnamento nell'area scientifica sono molto deludenti e sprecano il patrimonio di intelligenza dei giovani”, le principali criticità nell'insegnamento delle scienze riguardano il modo in cui esse vengono insegnate, la prevalenza di un insegnamento nozionistico e manualistico anziché per esperienze e problemi.
“In tal senso anche l'indagine PISA 2006 mette in evidenza, tra gli altri, un dato preoccupante: l'analisi dei risultati degli studenti italiani evidenzia la difficoltà che essi incontrano nel rispondere a domande a risposta aperta nelle quali sia richiesto di argomentare, confrontare, discutere dati e opinioni. E' evidente quindi la necessità e l'urgenza di operare scelte metodologiche e didattiche in grado di superare nel tempo queste difficoltà”.
Quindi scelte metodologiche e didattiche che permettano agli studenti di essere protagonisti capaci di costruire il proprio apprendimento, attraverso la ricerca, il confronto fra pari, la rielaborazione condivisa, la riflessione sulla disciplina e sul metodo di lavoro.
La robotica educativa permette di costruire “macchine intelligenti” e di percorrere tutte le tappe della costruzione, dalla progettazione alla realizzazione, passando attraverso errori e frustrazioni ma perseguendo l’obiettivo di porsi problemi. La robotica educativa prevede che i protagonisti lavorino in gruppo e l’insegnante in questo contesto è una guida. Il coinvolgimento attivo degli studenti favorisce l’assunzione di responsabilità individuale e di gruppo ed esalta la motivazione ad apprendere. L’insegnante in questo contesto è impegnato ad aver cura di tutti e di ciascuno e riesce a valorizzare le competenze acquisite e non a valutare solo le conoscenze.
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10.00 – 10.30
Saluti di benvenuto
Saluti di benvenuto
10.30 – 12.00
Esposizione attività di formazione, organizzazione di eventi. (10 minuti)
12.00 – 12.45
Discussione: quali modalità di collaborazione tra reti italiane di robotica educativa si possono attuare?
13.00 – 14.00
Pranzo
14.15 – 15.15
Lavoro di gruppo
15.30 -16.30
Comunicazione dei lavori prodotti dai gruppi. Conclusioni
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Obiettivi: abbozzare un protocollo di rete per attività comuni di formazione e disseminazione reciproca.
Modalità di lavoro: Comunicazione. Discussione. Lavoro di gruppo.
Compito: produzione di una convenzione per lo sviluppo di attività di formazione e disseminazione.
Gruppo di lavoro: Miur e responsabili di Reti nazionali di Robotica educativa