JOINclusion, due giorni di meeting a Maastricht
Si apre oggi a Maastricht il meeting del progetto europeo JOINclusion, ospitato dal dipartimento di Advanced Computing Sciences dell'Università di Maastricht (Paesi Bassi).
Il progetto “Joint problem-solving strategy towards social inclusion of children with a migrant background” è attuato nell’ambito del programma Erasmus+ per promuovere l'inclusione sociale degli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado (7-12 anni) attraverso l'uso di un'applicazione mobile collaborativa. Dura trentadue mesi per concludersi al 31 dicembre 2024 e coinvolge scuole in tre paesi (Italia, Grecia e Olanda), partner accademici e del terzo settore.
Ai due giorni di lavoro partecipano Fondazione Mondo Digitale, University of West Attica (Grecia), Odyssea (Grecia), Natural and Artificial Cognition Lab dell’Università di Napoli Federico II (Italia), United World College di Maastricht (Paesi Bassi).
Nel corso del meeting i partner sono impegnati nello sviluppo dei primi scenari di gioco del serious game per allenare l’empatia e nella programmazione del percorso di formazione dedicato ai docenti e agli studenti tra gli 8 e i 13 anni. Per la Fondazione Mondo Digitale partecipa ai lavori la Project manager Annaleda Mazzucato, che coordina il progetto in Italia.
L'obiettivo del percorso JOINclusion è rendere i docenti consapevoli di cosa sia l'empatia e del ruolo delle emozioni a scuola, in particolare nelle strategie di inclusione. Ma anche la sperimentazione di un nuovo modello per allenare questa competenza, basato sul gioco, grazie all'applicazione joinclusion. Workshop e laboratori gestiti dalla Fondazione Mondo Digitale in Italia supportano le classi perché imparino a creare scenari di gioco usando l'applicazione, per allenare la capacità giocando in modalità collaborativa.
“Sono interessato ad arricchire le mie competenze per gestire alunni con difficoltà relazionali", "Voglio migliorare la competenza d'azione di fronte a situazioni di disagio emotivo", "Cerco una strategia per superare gli stress emotivi", "Sento il bisogno di trovare attività che possano spingere gli studenti a sentirsi cittadini attivi del mondo, aumentando il senso di responsabilità e appartenenza”... Sono alcune delle motivazioni espresse dai docenti che hanno scelto di partecipare al progetto.