Il Comune di Trieste e TIM hanno annunciano l’avvio dal prossimo 25 novembre della Scuola di Internet per tutti, un programma formativo gratuito dedicato a persone di ogni età che hanno la possibilità di apprendere concretamente come le applicazioni e i servizi digitali possano semplificare la vita e le attività quotidiane.
I cittadini di Trieste possono iscriversi gratuitamente al corso online ‘Migliorare la vita con il digitale’ e approfondire la conoscenza dei dispositivi per navigare in Internet, l’uso delle principali applicazioni e dei più comuni pagamenti elettronici. La partecipazione al corso, secondo gli orari a ciascuno più utili, consente di entrare a far parte di una classe virtuale animata da 120 teacher e tutor di TIM che garantiscono un apprendimento inclusivo.
Oltre alle lezioni, i partecipanti hanno a disposizione contenuti e-learning, materiali scaricabili e link di approfondimento e possono mettersi alla prova con esercitazioni pratiche, video e giochi.
La frequenza ad almeno il 75% delle lezioni permette di rispondere al questionario finale per ottenere il certificato digitale di partecipazione.‘Migliorare la vita con il digitale’ usa la piattaforma Google Workspace ed è realizzato in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale che sul territorio del Friuli Venezia Giulia si avvale della supporto di Ditedi.
Sicurezza informatica, home banking, e-commerce, uso del Fascicolo sanitario elettronico, Spid e PagoPA, i vantaggi del cloud per la gestione e archiviazione dei documenti, sono alcuni dei temi al centro delle lezioni.
Ad oggi sono state formate oltre 60.000 persone, gestite 100.000 richieste di supporto e realizzate iniziative di sensibilizzazione che hanno generato oltre 1 milione di visualizzazioni.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito di Operazione Risorgimento Digitale, la grande alleanza promossa da TIM e oltre 40 partner di eccellenza del settore pubblico, privato e no profit, nata nel 2019 con l’obiettivo di chiudere il digital divide culturale, accelerare le competenze digitali tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni e superare il ritardo rispetto agli altri Paesi europei nell’utilizzo delle nuove tecnologie.