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La ricerca di MaTHiSiS

La ricerca di MaTHiSiS

La ricerca di MaTHiSiS

I dati raccolti durante la sperimentazione del progetto H2020 MaTHiSiS  Managing Affective-learning THrough Intelligent atoms and Smart InteractionS, grazie alla collaborazione di 150 studenti con bisogni speciali tra i 3 e i 19 anni e più di 100 tra insegnanti, psicologi e tutor che hanno usato la piattaforma educativa nei contesti didattici curriculari ed extracurriculari, sono stati elaborati da due università inglesi, la Nottingham Trent University e la University of Nottingham. I risultati sono presentati nel documento “Report on transferable lessons from educational pilots: Scientific and pedagogical evaluation of MaTHiSiS”.

 

Annaleda Mazzucato e Andrea Cira, che per Fondazione Mondo Digitale hanno guidato la sperimentazione in Italia, Spagna e Regno Unito, ci raccontano i risultati emersi dalla ricerca.

 

Un primo dato rilevante riguarda l’impatto statisticamente significativo del livello di coinvolgimento dello studente (engagement) sull’andamento delle sessioni didattiche. In altre parole più lo studente è coinvolto in quello che fa, maggiori saranno i risultati dell’apprendimento. Ciò rinforza le basi teoriche sulle quali poggia MaTHiSiS, come “la teoria del flusso”, elaborata dallo psicologo ungherese Csíkszentmihályi, e ci porta a confermare una relazione tra stato affettivo e apprendimento.

Inoltre, sia per gli studenti nello spettro autistico che con disabilità legate all’apprendimento, il gruppo sperimentale presenta livelli di coinvolgimento (engagement) più alti rispetto al gruppo di controllo: ciò ci porta a concludere che l’interpretazione dello stato affettivo e la conseguente “scelta” da parte del sistema di condurre la sessione didattica in un modo o nell’altro, aumenta il livello di coinvolgimento dello studente.

Analizzando i feedback dei docenti coinvolti nella sperimentazione, emerge un forte interesse per MaTHiSiS come strumento di supporto alla didattica soprattutto per i bisogni speciali, anche se appaiono evidenti le sfide rappresentate dall’approccio del sistema, basato su un modello di insegnamento non lineare poco adottato nel sistema scolastico.

 

In conclusione, dopo tre anni di sperimentazioni che hanno coinvolto decine di scuole in tre Paesi Europei e centinaia tra studenti e insegnanti, possiamo concludere che MaTHiSiS rappresenti uno strumento di supporto all’apprendimento la cui adattività e personalizzazione si presta in particolare ai bisogni di cui sono portatori gli studenti nello spettro autistico o con disabilità che impattano sull’apprendimento. MaTHiSiS implementa un modello di apprendimento affettivo attraverso l’intelligenza artificiale che un tempo si definiva “il futuro” dei supporti didattici digitali. Oggi è il presente ed è una sfida che riguarda tutti.

I risultati sono disponibili al seguente link mathisis-project.eu/results

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