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Avvenire, 6 agosto 2009
Il benessere non si misura in Pil. Parla De Mauro.
Il benessere non si misura in Pil. Parla De Mauro.
di Luigi Vaccari
«C’è stato un notevole sforzo internazionale per elaborare indicatori come l’Isu, l’indice di sviluppo umano, in cui accanto ai redditi si tiene conto delle condizioni di vita, salute, cultura.
Ma mi pare assai modesta l’eco in Italia. E anche internazionalmente crescita dei redditi e dei profitti mi sembra che siano l’indicatore dominante. Consumate di più così crescono i profitti d’impresa e cresceranno i vostri redditi, almeno quelli medi (cioè, di fatto, quelli alti): mi pare la parola d’ordine dominante ancora oggi, senza parlare di certi spot televisivi di qualche anno fa.
Del resto, se si ascolta attentamente un grande leader come Barack Obama, una sua parola d’ordine, certamente interessante rispetto alle nostre arretratezze nazionali, è: l’istruzione sarà la moneta del XXI secolo. Che vuol dire? Istruitevi di più perché così guadagnerete di più. Ciò in parte è vero. Ma la finalità che Obama sente il bisogno di prospettare mi sembra ancora quella della pura crescita dei redditi, non di una vita più sobria e serena».