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L’appuntamento è per oggi, lunedì 24 novembre, alle ore 15.00, nella sede staccata dell’Istituto tecnico Pacinotti, a via Pasquariello, per le prime tre ore di lezione. Dopo un secondo appuntamento, sempre di tre ore, previsto per il primo dicembre, si entrerà nel vivo della programmazione di un robot con 16 ore di lavoro didattico in classe: a coordinare le attività tre docenti e alcuni studenti-tutor dell'Istitituto Pacinotti che saranno presenti nelle varie scuole che partecipano al progetto a sostegno dei più giovani per tutta la durata della sperimentazione.
Sei le scuole che partecipano a questo primo seminario, quattro di istruzione secondaria di primo grado (SMS Majorana, SMS Di Liegro, IC Piva e IC Levi) e due secondarie di secondo grado (ITIS Armellini e ITIS Fermi).
L’insegnante referente del corso di formazione, promosso dalla Fondazione Mondo Digitale, è Rodolfo Falcioni dell’Istituto tecnico industriale e liceo scientifico tecnologico Antonio Pacinotti di Roma, scuola pilota nella sperimentazione della robodidattica.
- Guarda il video della Rome Cup con l’intervista a Rodolfo Falcioni.
La robotica studiata a scuola non è una disciplina a parte, ma un metodo si lavoro e di esplorazione del mondo, trasversale a molte materie. Sviluppa l’interesse e la passione per le materie scientifiche, perché effettivamente i ragazzi imparano facendo. La metodologia di studio che si sperimenta con la robotica ha già dato risultati molto soddisfacenti, anche con gli studenti più refrattari alla tecnologia. È stato anche provato che nei Paesi che utilizzano un approccio didattico-ludico per l’insegnamento delle scienze un maggior numero di studenti universitari sceglie le discipline scientifiche e tecnologiche.
Per saperne di più:
- La robotica per la didattica
- Robodidattica. Il progetto in breve (scarica la scheda in pdf)
- La metodologia. I manuali
RomeCup
- L’evento (guarda il video)
- Seminario internazionale (guarda il video)
- Area dimostrativa (guarda il video)
- Le competizioni (guarda il video)