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Il sismologo a scuola

Il sismologo a scuola

Il sismologo a scuola
La settimana della sismologia arriva nelle classi con il laboratorio interattivo "Incontro con il sismologo a scuola". Oggi doppio appuntamento in Abruzzo, presso l'IIS Galileo Galilei di Avezzano e all'IIS Amedeo D'Aosta dell'Aquila. L'iniziativa è promossa dalla Fondazione Mondo Digitale in collaborazione con l'Università del Cile e l'Ambasciata del Cile in Italia.
 
 
Con il supporto dei sismologi e grazie a un particolare strumento per gli esperimenti, la “Máquina de Terremotos” ideata dal prof. Jaime Campos e realizzata dai maker del Fablab della Palestra dell'Innovazione, i partecipanti analizzeranno le dinamiche telluriche che si verificano in caso di terremoto.
Costruita usando tecniche di falegnameria e macchine a controllo numerico, come laser cutter e fresatrici, la “Maquina del Terremotos” è in grado di simulare il fenomeno di frizione che sta alla base di ogni evento sismico, mettendone anche in evidenza il suo carattere di imprevedibilità.
L’iniziativa replica le attività didattiche che il Programa de Riesgo Sísmico (PRS) dell’Università del Cile realizza abitualmente nelle scuole del suo paese, esposte spesso al rischio di violentissimi terremoti e tsunami. Nell’ultimo terremoto che ha colpito il Cile (settembre 2015), di oltre 8 punti sopra la scala Richter, pochissime sono state le persone che hanno perso la vita: questo perché il paese, vista la sua struttura sismica, si è dotato ormai da anni di una precisa politica di prevenzione e consapevolezza del fenomeno, che parte appunto dai più giovani nelle scuole. Gli incontri con gli studenti di Roma, L’Aquila e Avezzano diventano quindi anche l’occasione per riflettere sul rapporto dell’uomo con la natura. Il prof. Jaime Campos ha condotto numerosi studi sul popolo Mapuche e in particolare sulla relazione di amore, integrazione e rispetto che tale popolazione indigena intrattiene con la “Madre Terra”. È proprio questa conoscenza di tipo ancestrale che conduce il popolo cileno a una reazione differente di fronte all’evento sismico. Il terremoto, purtroppo anche quello che lo scorso mese ha colpito il Centro Italia, conferma ancora una volta come solo una seria prevenzione ci può difendere dai danni. Il Cile, dopo il sisma del 1960 di magnitudo 9.5, ha adottato norme molto rigorose per le costruzioni, per garantire che gli edifici resistano a magnitudo molto elevate. Ha anche introdotto norme per invogliare la popolazione ad adeguare la propria abitazione. Di fatto oggi il Cile ha una vulnerabilità degli edifici molto bassa, ma anche una popolazione giovane educata al terremoto.

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