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I codici della storia

I codici della storia

I codici della storia

Siamo giunti al sesto appuntamento con i "docenti della scuola del noi", che abbiamo anche definito come "i-docenti", gli insegnanti dell'inclusione, che lavorano ogni giorno per non lasciare nessuno indietro [vedi la notizia La scuola del noi].

 

Oggi, con un breve video e un'intervista curata da Ilaria Gaudiello, conosciamo l'ingegnere informatico Eugenio Vitanza, esperto di realtà virtuale e robotica per la didattica.

 

 

 

Chi è Eugenio Vitanza. Docente e ingegnere, ha lavorato in startup e scuole, sviluppando un’autentica passione per la robotica e per la realtà aumentata e virtuale applicati al mondo dell’educazione. Sostenitore del ruolo cruciale delle nuove tecnologie per la formazione, immagina un nuovo modo di fare insegnamento, nel quale vecchi e nuovi media possano coesistere garantendo qualità e forte attrattività. Insegna informatica presso IIS Carlo Alberto dalla Chiesa di Caltagirone (Catania).

 

 

 

L'INTERVISTA

 

Eugenio, il tuo profilo è il risultato di una ricca combinazione di competenze digitali, passione per la pedagogia, e sensibilità a tematiche sociali. Hai attraversato il mondo delle startup, della formazione, della docenza. In che modo coniughi attualmente questi mondi?

Unire le cose è incredibilmente stimolante e sfidante. Innovazione ed educazione sono due strade che devono andare in parallelo e così provo giornalmente a fare. Bisogna formarsi per formare così come dobbiamo, gioco forza, essere partecipi del processo evolutivo. Questi mondi dunque sono strettamente legati e solo coniugandoli insieme si può passare dallo studio alla pratica.

 

Nel contesto della rete dei docenti della Fondazione Mondo Digitale stai sviluppando, insieme ad altri insegnanti, un percorso sull’Educazione civica. Da dove nasce il tuo interesse per la storia e la Costituzione italiana e con quale approccio hai deciso di affrontarle in questo percorso didattico?

Personalmente ho sempre amato la storia, perché sono convinto che un popolo che non conosce il proprio passato è destinato a scomparire. L'evoluzione umana è basata su successi e insuccessi, su problemi a cui trovare soluzioni. Pertanto ho cercato di affrontare l’origine della Costituzione con gli occhi di un informatico, facendo emergere l’approccio analitico usato dai padri costituenti; quando nel dopo guerra si trovarono ad affrontare questo difficilissimo caso di problem solving. Tale difficile lavoro produsse un articolato intreccio di istituzioni legate da equilibri di potere. Uno sforzo che ebbe come risultato una bellissima Costituzione, invidiata da tutto il mondo.

 

Il vostro percorso didattico sarà reso pubblico a marzo sul sito della FMD. A conclusione di questo percorso, quale è a tuo avviso la proposta di valore che la rete della Scuola del Noi deve sviluppare per esser consolidata?

La pubblicazione del nostro lavoro sarà un enorme onore. È stato un bellissimo percorso che mi ha permesso di approfondire argomenti apparentemente lontani dalla mia professione. Un viaggio costruito insieme a due splendide compagne d’avventura (Flavia Giannoli e Caterina Colucci). Docenti preparatissime e piene di qualità professionali e umane. Proprio basandomi sulla mia esperienza, una proposta di valore che mi sento di suggerire è quella di stimolare gli insegnanti a uscire fuori dalla propria zona di confort per sperimentare tematiche a prima vista lontane dalla propria esperienza. Tale sforzo iniziale produrrà sicuramente dei successi inaspettati.

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