Fattore J: i fogli bianchi si colorano con i progetti di vita degli studenti
Con la terza edizione le sessioni formative del progetto Fattore J, promosso con Janssen Italia, tornano finalmente in presenza. La sessione di martedì scorso, 8 novembre, ha coinvolto cinque classi del triennio del liceo Plauto di Roma, coordinate dalla docente Laura Antonioli, referente Pcto Scienze umane, sportello di ascolto e riorientamento.
L'incontro è stata un'occasione di confronto tra diverse figure di esperti e il punto di vista dei pazienti.
Hanno incontrato gli studenti la formatrice Nicoletta Vulpetti, Luisa Clausi Schettini, direttrice della sezione romana dell'Associazione italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma (Ail), e Flora Gigli, psicologa clinica, psicoterapeuta e psiconcologa. La prima esperta ha raccontato come lavora l'associazione e cosa significa fare volontariato per la salute. La seconda ha messa l'accento sulla relazione tra medico e paziente, con la testimonianza viva di esperienze concrete.
Nel corso della formazione agli studenti sono stati consegnati alcuni biglietti bianchi, per scrivere emozioni e pensieri suscitati dagli interventi degli esperti. Sono emerse considerazioni molto intense: in molti hanno scoperto il desiderio di aiutare le persone e più di uno ha scritto che vorrebbe diventare volontario, medico, ricercatore.