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Come la ricordiamo noi

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Come la ricordiamo noi

Come la ricordiamo noi

 

Mentre siamo impegnati nell’evento CodingGirls Roma-Usa, come non ricordare la lungimiranza di Mariella Gramaglia che ha sostenuto il Consorzio Gioventù Digitale, alla sua nascita come prima partnership tra pubblico e privato, e poi in tutti i progetti che hanno promosso l’empowerment delle donne? Ma non solo. Ogni sfida contro la disuguaglianza, in ogni parte del mondo, l’ha vista sempre pronta a sostenerci. Ovunque.

 

“Coraggio, passione, competenza, serietà e una straordinaria forza, unita alla capacità di non mollare mai”. Così la ricorda Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale. “Da Mariella ho imparato tantissimo e spesso, quando devo affrontare una difficoltà, ripenso a quel suo modo particolare di interpretare il ruolo femminile, con grande tenacia e stile”.

 

In occasione della mostra-convegno “La scuola italiana è viva”, organizzata nel 2006 in Campidoglio, ecco cosa dichiarava alla stampa Mariella Gramaglia, allora assessore alle Politiche per la semplificazione, comunicazione e le pari opportunità del Comune di Roma, definendo il Consorzio Gioventù Digitale una risorsa strategica: “Questa struttura non profit, a cui partecipano aziende di un settore, quello dell’Information and Communication Technology, che per l’economia romana è molto rilevante, ci ha permesso in questi anni di realizzare alcune politiche irrinunciabili, come promuovere l'innovazione nella scuola pubblica; aiutare i giovani ad acquisire le conoscenze informatiche necessarie a inserirsi con maggiori opportunità nel mondo del lavoro; diffondere l’alfabetizzazione digitale; combattere il digital divide tra i giovani nelle regioni povere del mondo.
 

Il Consorzio si conferma uno strumento prezioso per realizzare alcuni obiettivi programmatici della nuova consiliatura – ha concluso Gramaglia – come quelli volti a favorire una conoscenza diffusa tra la popolazione romana delle più moderne tecnologie informatiche e telematiche, a partire dai giovani e da quelle classi sociali potenzialmente più esposte ai rischi di emarginazione sociale”.

 
Grazie!

 

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