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Centro Enea: dalla legalità agli strumenti finanziari

Centro Enea: dalla legalità agli strumenti finanziari

Centro Enea: dalla legalità agli strumenti finanziari

 

È questo il progetto ideato da KPMG e dalla Fondazione Mondo Digitale che s’impegneranno in una serie di attività formative con lezioni e laboratori professionali a favore degli ospiti del Centro Enea, struttura di seconda accoglienza voluta dal Comune di Roma, in sinergia con il Ministero dell’Interno. La struttura ospita i rifugiati e i richiedenti asilo di diverse nazionalità, provenienti soprattutto dalla Somalia e dall’Afghanistan.

 

Il tema della prima lezione, prevista per il prossimo 2 dicembre presso il Centro Enea (via Boccea 530, alle ore 17.30), sarà la legalità. Alcuni professionisti del network KPMG, una delle più importanti realtà di servizi professionali per le imprese a livello internazionale e nazionale, metteranno a disposizione il loro know how su questo tema.
L’iniziativa rientra nel quadro delle attività di KPMG a sostegno della comunità.
“Quest’anno KPMG festeggia 50 di presenza in Italia. Mettere la nostra professionalità a servizio delle persone più svantaggiate ci è sembrato il modo più naturale per esprimere i nostri valori e in fondo la nostra identità”, dichiara Antonella D’Andrea una delle professioniste KPMG impegnate nel progetto.

 

Attraverso questo progetto, pensato per promuovere l’inclusione sociale delle fasce più fragili della popolazione anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie, i giovani ospiti del Centro Enea saranno presto in grado di utilizzare programmi multimediali e applicativi business objects, per continuare in autonomia percorsi di apprendimento e formazione continua.

Nell’ambito delle quattro aree tematiche proposte - Legalità, Casa, Educazione civica e Strumenti finanziari - i docenti, specializzati in consulenza legale e tributaria, esploreranno, insieme agli ospiti del Centro Enea, le regole e i documenti necessari per vivere in Italia, dal permesso di soggiorno al passaporto, dalla residenza alla cittadinanza italiana.


 

L’obiettivo degli incontri è quello di fornire ai rifugiati non solo gli strumenti necessari per vivere in regola in Italia, ma anche un bagaglio di conoscenze professionali di alto profilo che permettano di qualificare da subito il loro percorso formativo.

 

 

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