Il progetto di e-inclusion a favore del popolo Saharawi, finanziato dalla Regione Lazio, coordinato dalla Fondazione Mondo Digitale, e realizzato sul territorio dell’associazione Bambini+Diritti, ha portato infrastrutture tecnologiche, assistenza tecnica, piani didattici e formazione professionale. Adesso la parola passa alle scuole, perché diventino testimoni e garanti della cooperazione alla pari, grazie ad un ambiente di apprendimento comune.
Roma, 19 marzo 2009, ore 12
Con Digital Bridge i profughi ritrovano la voce della libertà
Le scuole in videoconferenza con la Wilaya di Aaiun
Circolo didattico Papa Wojtyla, plesso XXI Aprile, via Luca Passi 57.
Dalla Wilaya di Aaiun, partecipano alla videoconferenza il governatore del campo profughi, Mohamed Lamin Daddi, il ministro dell'Educazione della Rasd, Mariam Ahmada, e i rappresentanti del Fronte Polisario in Italia, Fatima Mahfud e Khandud Hamdi. Coordina Matteo Mennini, responsabile progetti di Bambini+Diritti.
Dalla Capitale intervengono il neo assessore Vincenzo Maruccio (Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa, Regione Lazio), il direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, Mirta Michilli, il rappresentante del Fronte Polisario per l’Italia, Omar Mih, la collaboratrice del dirigente scolastico del Circolo didattico Papa Wojtyla di Roma, Annalisa Colaiacomo, il dirigente scolastico dell’Itis Einstein, Alfredo Menichelli, e Giovanni Intini dell’associazione Bambini+Diritti.
Il compito di presentare in anteprima la community per lo sviluppo come spazio di apprendimento comune per le scuole è affidato al direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale, Alfonso Molina, docente di Strategie delle tecnologie all’Università di Edimburgo.
Il programma della videoconferenza
Digital Bridge per il popolo Saharawi
L'associazione Bambini+Diritti