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Quando la libertà  è rifugiata

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Quando la libertà  è rifugiata

Quando la libertà  è rifugiata

 

Per ricordare il 27 febbraio 1976 e raccontare la dignità di un popolo in cerca della propria libertà negata, il XV Municipio, con l’associazione Bambini+Diritti e il Gruppo Equoqua, celebra il 33° anniversario della Repubblica Araba Saharawi Democratica, venerdì prossimo, alle ore 18, presso Il Mitreo di via Mazzacurati 61/63 (Corviale).

 

La Repubblica Araba Saharawi Democratica compie quest’anno 33 anni. Ma il silenzio e l’esilio segnano ancora oggi il volto di 160mila profughi saharawi che vivono in territorio algerino vicino Tindouf, in condizioni precarie. La Rasd rappresenta il sogno politico di una società che si fonda sul diritto e il rispetto dell’altro. Il popolo Saharawi ha una coscienza altissima della propria storia e della propria cultura che si traduce in un’organizzazione sociale all’insegna della partecipazione e dell’inclusione: nei campi profughi la scolarizzazione dei bambini è totale; il coinvolgimento delle donne nelle istituzioni è numericamente e qualitativamente notevole; l’attenzione e la formazione sanitaria è di alto profilo.

 

All'incontro dibattito "La libertà non esiste quando vive rifugiata" intervengono:

  • Gianni Paris, presidente del Municipio
  • Fatima Mahfud, rappresentante del Fronte Polisario in Italia
  • Clara Simeone, dirigente scolastico del 159° Circolo didattico Magliana che durante la prossima estate accoglierà un gruppo di bambini saharawi
  • Matteo Mennini, responsabile dei progetti di “Bambini+Diritti”

 

Con il progetto Digital Bridge, che ha portato la rete internet nella Wilaya di Aaiun (una delle quattro grandi tendopoli funzionante come provincia amministrativa nel Sahara occidentale), ora i profughi hanno anche una voce che si può ascoltare ovunque. Il progetto Digital Bridge porta infrastrutture tecnologiche, assistenza tecnica, piani didattici e formazione professionale. Il progetto di e-inclusion a favore del Popolo Saharawi è finanziato dalla Regione Lazio, coordinato dalla Fondazione Mondo Digitale, e realizzato sul territorio dell’associazione di promozione sociale Bambini+Diritti.

 

 

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