Main Menu

La scuola ha fatto la sua parte

La scuola ha fatto la sua parte

La scuola ha fatto la sua parte

 

Perché soltanto il 16% della popolazione tra 18 e 65 anni raggiunge i livelli alti di partecipazione alla vita culturale?

Per spiegare il divario culturale del Paese nel corso del convegno Cultura dell’innovazione e partecipazione, Tullio De Mauro ha proposto anche una lettura storica del fenomeno.

Alla fine del secondo conflitto mondiale su 100 italiani 60 erano analfabeti, 30 avevano la licenza elementare e 10 titoli successivi. In oltre mezzo secolo la scuola italiana, in realtà, ha fatto la sua parte. Oggi i numeri sono 11, 25 e 64.

“Ha preso i figli di una popolazione analfabeta, li ha portati a scuola, li ha portati alla licenza elementare, prima tutti, li ha portati poi a titoli superiori, li ha portati al diploma. Li ha rovesciati nell’università assolutamente impreparata a questo fenomeno.

Ma se la scuola ha fatto quel che poteva e quel che doveva intorno non è successo praticamente nulla. E cioè le agenzie di promozione e di mantenimento della cultura intellettuale sono rimaste quelle degli anni 50. A cominciare dal sistema dell’informazione e dalla diffusione dei quotidiani. Compravamo un quotidiano ogni 10 abitanti negli anni cinquanta. Continuiamo a comprare un quotidiano ogni 10 abitanti. Avevamo circa 2.000 biblioteche degne di questo nome sul territorio, abbiamo 2000 biblioteche su 8.000 comuni. Significa che 6000 comuni ignorano che cos’è una biblioteca. Fuori della scuola non c’è stata una risposta…”

 

Ascolta l’audio integrale della relazione

 

 

 

 

 

Other news that might interest you

Get updated on our latest activities, news and events