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Oltre l'aula: l'ambiente digitale di apprendimento

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Oltre l'aula: l'ambiente digitale di apprendimento

Oltre l'aula: l'ambiente digitale di apprendimento

Internet, iPod, lavagne digitali e classi virtuali. Cambiano gli spazi fisici della scuola e della formazione.

 

Tre scuole, di diverso ordine e grado, lavorano in rete alla costruzione, parole e immagini, di un vocabolario multimediale, dedicato agli studenti con disabilità o difficoltà linguistiche.

Grazie alla comunicazione per posta elettronica e via chat, una scuola primaria romana e altre scuole d’Europa hanno costruito in sinergia molte attività didattiche. Per diffondere in rete il metodo acquisito utilizzano video-lezioni autoprodotte. Dieci Paesi con 350 studenti-delegati partecipano alle simulazioni delle sessioni delle Nazioni Unite. Lo spazio di incontro e di lavoro è un liceo della Capitale.



 

Sono tre esempi di pratiche didattiche, ormai consolidate, che hanno “sconfinato” dalle pareti dell’aula e dell’istituto per costruire un nuovo spazio di apprendimento, che estende la dimensione fisica con le risorse digitali.

Per definire questa nuova dimensione della formazione, il professore Alfonso Molina, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale, ha coniato il termine "firtuale". Un ambiente firtuale di apprendimento, quindi, integra attività fisiche (sul territorio) e virtuali (in rete).

 

Altre 57 esperienze didattiche firtuali possono essere consultate nell’ambiente di apprendimento on line creato dalla Fondazione Mondo Digitale. Da alcuni giorni i progetti si possono ricercare, oltre che per area di conoscenza, anche per tipologia di scuola. Per ragioni di “sintesi grafica” la classificazione usata è quella storica, che ordina le scuole in elementari, medie e superiori.

 

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