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Ascoltare per apprendere

Ascoltare per apprendere

Ascoltare per apprendere

L'Anlaids è una delle associazioni partner del progetto Health4U, un programma di formazione e orientamento alle carriere universitarie e al mondo del lavoro promosso dalla Fondazione Johnson&Johnson, con un focus dedicato all’area della salute, del benessere e delle scienze della vita.

 

Con Rosario Galipò, psicologo e psicoterapeuta che lavora da 17 anni per l'associazione, abbiamo approfondito il tema della prevenzione e della promozione della salute nelle scuole. Come coinvolgere anche la comunità educante? "La scuola è un luogo idoneo per attivare percorsi informativi e formativi in cui facilitare la partecipazione non solo dei giovani, ma anche degli adulti (docenti e genitori); se è inoltre in grado di promuovere la salute, può orientare tutta la comunità scolastica verso la promozione di stili di vita sani, contribuendo e facilitando a creare un contesto favorevole affinché ogni studente abbia la possibilità di sviluppare conoscenze, competenze e abitudini necessarie per vivere in modo salutare anche in età adulta".

"Ragazzi e ragazze in buona salute apprendono in modo più efficace; se inseriti in un processo di apprendimento positivo hanno migliori opportunità di salute o di raggiungere un migliore stato di salute; infine, i giovani che si trovano bene a scuola e che si relazionano con adulti competenti hanno minori probabilità di avere comportamenti a rischio e maggiori probabilità di ottenere migliori risultati a livello scolastico".

 

Per Galipò questo approccio è fondamentale per la prevenzione su Hiv, Aids e infezioni sessualmente tramesse (IST): sostiene l’empowerment di un ragazzo/a a vivere la sessualità e le relazioni in modo appagante e allo stesso tempo responsabile, promuovendo competenze essenziali per difendersi dai possibili rischi".

 

Dal 1993 Anlaids ha attivato il Progetto Scuola Nazionale (PSN), che nel corso del tempo è stato aggiornato in considerazione dei mutamenti epidemiologici e sociali, e che si rinnova costantemente usando nuovi e più rapidi strumenti comunicativi. "I giovani non hanno una conoscenza adeguata delle IST, un gruppo di malattie infettive molto diffuse, e spesso non sanno a chi rivolgersi. L'educazione alla sessualità e all’affettività rappresenta uno dei mezzi più importanti per promuovere il benessere sessuale dei giovani e una componente essenziale della strategia globale per la prevenzione dell'HIV e delle IST in Europa".

 

Ricordiamo che l'Aids è ancora una malattia potenzialmente mortale senza un adeguato trattamento. È stata scoperta 40 anni fa e in questo arco di tempo, solo in Italia, ha provocato 45mila vittime. Ma oggi si può curare. Senza prevenzione e cure adeguate però si registrano ancora numeri impressionanti: nel 2020 almeno 310.000 bambini in tutto il mondo hanno contratto l'Hiv, uno ogni due minuti. Altri 120.000 sono morti per cause legate all'Aids, uno ogni cinque minuti.

Ecco perché importante il lavoro di prevenzione con i giovani. "L’intervento nelle scuole prevede, secondo le linee guida condivise con Anlaids, la co-costruzione di percorsi in/formativi rivolti agli studenti che consentano di integrare nei loro programmi scolastici i temi relativi all'infezione da HIV e alle altre Infezioni a trasmissione sessuale, al fine di rendere la sessualità più sicura e consapevole", spiega Rosario Galipò. "Inoltre, crediamo nell’importanza di coinvolgere attivamente i giovani nell’opera di prevenzione e di educazione alla salute attraverso programmi specifici di informazione e formazione tra pari attraverso la metodologia della peer education". E la progettualità deve riguardare non solo la dimensione informativa, ma anche quella esperienziale. per migliorare il rapporto con sé e con gli altri.

 

Per Rosario Galipò l'esperienza con Health4U è stata "positiva, stimolante e interattiva", perché "offre l’opportunità di accompagnare i giovani verso l’educazione alla salute a 360°".

"Sono sempre più convinto che scelte importanti per la vita di un adolescente nascano soprattutto dalla conoscenza, dal confronto, dallo spazio creato da esperti per permettere ai giovani di “tirar fuori” e  metterli nelle condizioni di identificare con consapevolezza i loro reali interessi e indirizzare, come previsto da Health4U, studio, ricerca e passione per migliorare la qualità della vita di tutti".

 

"I giovani hanno bisogno di ascoltare per apprendere, ma soprattutto di essere ascoltati". L’attività educativa proposta ha previsto un approccio di tipo partecipativo attraverso il coinvolgimento degli studenti e delle studentesse, utilizzando la tecnologia e questo ha permesso, “pur distanti”, di accogliere quanto più possibile le loro opinioni, domande, dubbi e  “sensazioni” sui temi trattati.

La partecipazione è stata decisamente attiva. De resto, “fare prevenzione con e per i giovani” significa far sì che ogni studente sia protagonista attivo e non spettatore passivo delle varie iniziative di prevenzione e questo di certo intensifica il processo di apprendimento e di responsabilizzazione individuale.

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